“Il RdC incrementa sensibilmente i fondi destinati a coloro i quali vivono in povertà. È il più ampio trasferimento di risorse per la lotta alla povertà mai effettuato in Italia. In concreto, ciò permetterà a molti di poter sostenere spese fondamentali per la propria vita quotidiana. Si tratta di un risultato assai positivo”.“Le criticità riguardano, invece, le risposte delineate. Il Reddito di Cittadinanza si rivolge ai poveri ma gli interventi previsti si concentrano sulla ricerca del lavoro. Tuttavia, numerosi poveri non sono in condizioni di lavorare, o non lo sono immediatamente, e – per chi lo è – le offerte di impiego debbono effettivamente esistere. In assenza di adeguate politiche finalizzate alla crescita dell’occupazione, attraverso forti investimenti, quest’ultimo è un presupposto molto fragile. L’errore di fondo consiste nel fare dell’incremento dell’occupazione, un obiettivo che non compete primariamente a queste, la ragion d’essere delle politiche contro la povertà. Senza dimenticare che gran parte delle azioni di promozione del lavoro – come il potenziamento dei centri per l’impiego – richiederà un lasso di tempo significativo prima di diventare realtà”.