Una ricognizione delle Unioni di Comuni, condotta su un campione di 350, a partire dai dati degli ultimi certificati di bilancio disponibili (2017). Questo il nuovo studio al centro della collaborazione tra ALI – Autonomie Locali Italiane e Municipia S.p.A.
Quello delle Unioni è un fenomeno rilevante che riguarda oltre un quarto dei Comuni italiani, tanto più alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale che ha stabilito come l’obbligo di realizzare forme associate di gestione delle funzioni fondamentali – per i piccoli Comuni – sia illegittimo. Ma quali sono i risultati che tale obbligo ha conseguito finora? Cosa è successo prima del pronunciamento dei giudici costituzionali? Quale bilancio va messo agli atti e quali scenari vanno ripensati per conseguire il risultato di una cooperazione utile, proficua e condivisa, una volta archiviato il modello dell’associazionismo obbligatorio? Infine, esistono esempi ai quali i piccoli Comuni possano ispirarsi per realizzare un’esperienza effettivamente funzionante di gestioni associate? Con questo studio, Municipia contribuisce al dibattito in corso, tracciando le dinamiche di alcune grandezze loro caratteristiche e i profili delle aree geografiche di appartenenza.
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