Dalla riunione del COBUL un’accelerazione sulla roadmap

Il ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano ha convocato la seconda riunione il Comitato per la Banda ultra larga, all’ordine del giorno l’estensione della rete nazionale e contributi per favorire la connessione: ‘piano voucher’ da 1,3 miliardi.

La creazione di un voucher per favorire la diffusione della connessione a fibra ottica, in particolare al Sud, e una roadmap per iniziare una nuova gara d’appalto per l’estensione della rete nazionale per la BUL: sono stati questi i temi al centro della riunione del COBUL. Il ministro Pisano, sin dal suo insediamento, ha voluto rendere più frequenti i lavori del comitato, dando cadenza mensile alle riunioni e rafforzando la segreteria tecnica per accelerare la costruzione dell’infrastrutture della rete, finanziata da fondi europei.

Il ministro ha dichiarato di essere “soddisfatta perché stiamo procedendo velocemente, abbiamo affrontato tutti i punti all’ordine del giorno. I lavori del comitato sono ripartiti e si respira un clima di collaborazione positivo. Stiamo approfondendo attraverso l’analisi dei dati le problematiche che hanno provocato un rallentamento dei lavori in passato, in modo che possano avanzare più rapidamente in futuro”.

Quanto alle aree grigie (quelle in cui il mercato e gli operatori sono sin qui intervenuti con i propri lavori infrastrutturali), l’obiettivo è di lanciare la gara d’appalto entro la fine dell’estate, per permettere di portare connettività all’avanguardia anche in queste aree nel più breve tempo possibile.

L’altro aspetto deciso in riunione riguarda il ‘piano voucher’: un’azione per stimolare la domanda di fibra ottica nei centri abitati che godono di meno connettività, attraverso un fondo di 1,3 miliardi da distribuire in voucher. Il contributo sarà destinato alle scuole pubbliche, ai centri per l’impiego e con le risorse restanti, alle piccole e medie imprese e ai cittadini.

Relativamente ai  voucher la sottosegretaria allo Sviluppo economico Mirella Liuzzi ha espresso l’auspicio di “avviare immediatamente il confronto con l’Europa a cui seguirà il decreto del Mise che ne definisce i criteri di assegnazione – continua Liuzzi – una misura di 1,3 miliardi che sarà sviluppata per un periodo di 3 anni su tutto il territorio nazionale e obbedendo al principio di neutralità tecnologica. Nel dettaglio si tratta di 5.000 euro per le scuole e i centri per l’impiego, 3.000 euro per le Pmi e 300 euro per le famiglie”.

Nel corso della stessa riunione COBUL, le Regioni si sono candidate ad avere un ruolo più incisivo nel processo: qui la posizione espressa dal coordinatore della Commissione speciale Agenda digitale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Sebastiano Callari.

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