Una nuova roadmap per la Banda Ultra Larga

La creazione di voucher per favorire la diffusione della connessione a fibra ottica, in particolare al Sud, e una roadmap per iniziare una nuova gara d’appalto per l’estensione della rete nazionale per la Banda Ultra Larga (BUL). Sono questi i temi che sono stati al centro della riunione di gennaio del Comitato per la diffusione della Banda Ultra Larga (CoBUL), che si è tenuta a Palazzo Chigi sotto la guida del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano.

La roadmap

Lo scopo del comitato è favorire la rapida attuazione del piano strategico per la Banda Ultra Larga, che sta portando connettività all’avanguardia in tutte le aree del Paese, compresi i territori più isolati.La roadmap approvata prevede di aprire una nuova gara di appalto entro la fine dell’estate, per la realizzazione della rete anche nelle cosiddette “aree grigie”. Le precedenti gare indette dal CoBUL avevano invece permesso l’avvio della costruzione della rete nelle “aree bianche”, ovvero i piccoli centri e le zone più isolate del territorio nazionale.

Altro aspetto calendarizzato per il 2020 è il “piano voucher”: un’azione per stimolare la domanda di fibra ottica nei centri abitati che godono di meno connettività, attraverso un “tesoretto” di 1.3 miliardi da distribuire in voucher. Il contributo è destinato alle scuole pubbliche, ai centri per l’impiego e, con le risorse restanti, alle Piccole e medie imprese e ai cittadini.

La diffusione capillare della Banda Ultra Larga è il principale progetto di infrastruttura che interessa oggi il nostro Paese. Per questo il progetto è uno degli interventi prioritari che fanno parte della strategia di innovazione “Italia 2025”, che rappresenta il piano d’azione del Ministro per l’innovazione e la trasformazione digitale.

“I lavori del comitato sono ripartiti e si respira un clima di collaborazione positivo”, ha detto il Ministro Pisano a margine dell’incontro. “Stiamo approfondendo attraverso l’analisi dei dati le problematiche che hanno provocato un rallentamento dei lavori in passato, in modo che possano avanzare più rapidamente in futuro”.

[Fonte: sito MID]

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