Intervista a La Repubblica di Matteo Ricci, Presidente ALI e Sindaco di Pesaro

«Siamo in trincea anche noi sindaci per la salute dei nostri concittadini certo, ma anche perché molti Comuni italiani rischiano il default». Matteo Ricci è il sindaco di Pesaro che è «la provincia subito dopo il cuore della Lombardia, con il più alto numero di contagiati da coronavirus». Dice: «Dopo il decreto Cura Italia, il prossimo deve avere come titolo Emergenza Comuni». Democratico, 45 anni, presidente dell’associazione (Ali) che raggruppa i sindaci di centrosinistra e civici, Ricci e gli altri approvano «gli sforzi nel decreto appena varato dall’esecutivo su famiglie, lavoratori e imprese che è importante e tempestivo». Ma lanciano l’Sos. Apprezzamento quindi per le misure prese. Però i municipi sono allo stremo. «Il rischio è che economicamente saltiamo per aria. Abbiamo ottenuto il rinvio al 31 maggio dei bilanci preventivi e consuntivi. Ma nel prossimo decreto dell’esecutivo, quello che il ministro Gualtieri assicura si farà ad aprile, abbiamo bisogno di risorse, risorse, risorse». Le condizioni dei comuni sono difficilissime, già ora le entrate sono dimezzate. «La tassa di soggiorno non la riscuotiamo più: si può immaginare cosa vuol dire per le aree più turistiche? Per Venezia, Roma, Milano, Firenze, Rimini, dove è la tassa di soggiorno che sostiene sia l’attività turistica che il bilancio della città?». Inoltre ci sono altre entrate dimezzate. «Chi paga la retta degli asili e dei nidi? Noi comunque le maestre, il personale dobbiamo continuare a pagarlo. E poi avremo una riduzione delle entrate fiscali: dall’urbanizzazione alla occupazione di suolo pubblico, perché non ci sono mercati, né i tavolini di bar e di ristoranti. Meno tasse per la pubblicità. «Noi siamo in prima linea nella gestione della crisi sanitaria ma stiamo subendo l’effetto della crisi come le famiglie e le imprese. Inoltre il primo portone in cui tutti, operatori economici, cittadini in difficoltà, vengono a battere è il municipio, l’ultimo ufficio che può rimanere chiuso è quello del sindaco». Sul pericolo del default, Ricci ritorna: «Faccio un altro esempio: le società partecipate. Ancora: le società pubbliche che erano in difficoltà, evidentemente vanno gambe all’aria. Quelle virtuose che redistribuivano utili ai soci, il prossimo anno distribuiranno perdite». Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro ha subito chiesto il rinvio dei bilanci perché metà dei Comuni non è in grado di farli. Ai comuni, sostiene Ricci, «servono almeno due miliardi nel decreto di aprile». Con gli altri sindaci di Ali, l’associazione per le autonomie, sono in rete. «A Pesaro penso di copiare l’iniziativa di Brenda Bernini sindaco di Empoli di aiuto agli anziani… stiamo condividendo le idee migliori e le tante frustrazioni, rabbia e tristezza. Vedere la propria città in difficoltà per un sindaco è un colpo al cuore». Anche il primo cittadino di Pesaro si è fatto prendere dallo sconforto? «Anche io. Abbiamo i posti di terapia intensiva da ampliare: 110 da portare a 200. Il tempo è la cosa che mi preoccupa».

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