La lentezza, la capacità di riflettere e assimilare, di non rispondere solo d’istinto, caratterizzano il buon funzionamento del nostro cervello e differenziano la specie umana da altre specie, anche per i rapporti sociali. Lamberto Maffei, neurobiologo, docente emerito della Scuola Normale e già presidente dell’Accademia dei Lincei, lo spiega in un breve e coinvolgente saggio divulgativo, che si legge tutto d’un fiato. È una critica moto motivata alla società dei consumi dell’era globalizzata, in un mondo “dove il fare sembra prevalere sul pensare”.
Il libro è una saggia e, nei contenuti, severa messa in guardia rispetto alle derive della rivoluzione digitale e agli effetti di una società iperconnessa dove gli individui siano soggiogati nella immediatezza e frammentarietà delle risposte e dalla superficialità delle relazioni. La lentezza dunque è normalità da preservare (o riconquistare) e metafora di una diversa, urgente risposta sociale e democratica al cambiamento, spinto fino all’intrusione più insidiosa dell’intelligenza artificiale e guidato da poteri che sembrano incontrollabili. Preservare le dinamiche cerebrali e dunque comprendere l’importanza della lentezza è premessa per resistere e per appropriarci del futuro riaffermando, consapevoli e autonomi, delle nostre qualità di persone.
RESTO A CASA? LEGGO UN LIBRO.
LEGGO ‘ELOGIO DELLA LENTEZZA’
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https://www.mulino.it/isbn/9788815252753