Ieri il FORUM DISUGUAGLIANZE E DIVERSITÀ e ASVIS hanno lanciato una “proposta operativa per fronteggiare immediatamente la caduta di reddito delle famiglie dovuta alla crisi innescata dalla diffusione della pandemia Covid-19. È una proposta che si rivolge all’intera società italiana, sostenendo ognuno in base alle sue differenti esigenze (“tutti sono colpiti, tutti sono tutelati, ciascuno in base alle sue necessità”). L’obiettivo primario consiste nell’evitare da subito il diffondersi dell’impoverimento e l’acuirsi delle disuguaglianze, così da mantenere anche la tenuta sociale e democratica del paese. È il contributo che due alleanze di organizzazioni della società, impiegando le conoscenze e il sentire dei propri associati, danno alle Autorità in un momento gravissimo del Paese al fine di completare il lavoro avviato con il Decreto “Cura Italia”. Nella convinzione che se le Autorità raccogliessero tale contributo, potrebbero dare corpo, con le competenze e i dati di cui dispongono, alle soluzioni che abbiamo prospettato”.
Per il Forum e l’Asvis nell’immediato servono due cose: impedire l’impoverimento delle persone e l’acuirsi delle già elevate disuguaglianze; evitare il collasso produttivo, anche del sistema diffuso di micro-imprenditorialità. La proposta mira a completare in queste due direzioni l’impianto del Decreto, tenendo conto dell’attuale situazione sociale e occupazionale. Lo fa con due proposte di rapida attuazione: l’introduzione del “Sostegno di Emergenza per il Lavoro Autonomo” (SEA) e del “Reddito di Cittadinanza per l’Emergenza” (REM). Il SEA e il REM sono misure temporanee ed eccezionali, la cui durata è uniformata a quella delle prestazioni straordinarie per il lavoro dipendente introdotte in seguito al diffondersi della pandemia. Se le Autorità raccogliessero questo contributo, potrebbero dargli corpo, utilizzando le competenze e i dati di cui dispongono.