“La Fase 2 sarà fatta di riaperture graduali ma abbiamo bisogno preventivamente di tre certezze, che il Comitato scientifico e il Commissario straordinario devono velocemente definire e garantire”. E’ l’analisi del sindaco di Pesaro e presidente di Ali-Autonomie Locali Italiane, Matteo Ricci, che in un post su Facebook elenca “la mappatura della popolazione”, i tamponi e i test veloci, la disponibilità di guanti e mascherine per poter riprendere il lavoro. La mappatura della popolazione “è fondamentale. Tante persone o aziende autonomamente stanno ricorrendo ai test sierologici, che però ancora non hanno l’ok dell’Istituto Superiore di Sanità”. Per Ricci “è urgente quindi che il Comitato scientifico indichi quali sono i test più affidabili e certifichi che chi ha avuto il Covid-19, sviluppando gli anticorpi, diventa immune per un tempo x. Questa certezza – sottolinea – consentirebbe una mappatura della popolazione in poche settimane”. C’è poi “un ritardo vero sui tamponi per verificare chi è positivo e chi è guarito. Il motivo principale è la mancanza di reagenti per l’analisi del test. Ci sono però in commercio molti modelli di test veloci vendibili in farmacia – fa notare il sindaco di Pesaro -. Anche su questo serve un pronunciamento ufficiale del Comitato scientifico per potere fare tamponi a tappeto. Se avremo esami sierologici e tamponi a tappeto non sarà probabilmente necessario l’uso della app. Altrimenti dovremo rinunciare a un po’ di privacy per la sicurezza sanitaria. Anche questa è una decisione da prendere in fretta”. Infine “non si può parlare di lavoro sicuro senza milioni di mascherine e guanti disponibili, ogni giorno, per milioni di lavoratori. È fondamentale quindi – insiste – che il commissario Arcuri garantisca la capacità delle imprese italiane di produrre tali quantitativi a prezzi calmierati, velocizzando autorizzazioni e certificazioni”. “La politica e il Governo senza queste tre certezze non potranno organizzare al meglio la Fase 2 – ammonisce il sindaco di Pesaro -. È comprensibile la difficoltà di dovere scegliere in poco tempo e con pochi mesi di esperienza su questo virus, ma bisogna scegliere. Basta ai dibattiti quotidiani sulle ipotesi scientifiche – incalza -, abbiamo bisogno di tre certezze per organizzare la Fase 2 al meglio. Per ripartire gradualmente, ma in sicurezza”.
Fonte: ANSA