UNIONE EUROPEA: GRADUALITÀ E PRUDENZA SULLA FASE 2

I numeri del Coronavirus nel mondo contano  2 milioni i casi  e oltre 137mila vittime. Circa la metà si registrano in Europa, dove ci sono più di 1 milione di casi: in Spagna oltre 180mila, in Italia oltre 165mila, la Germania supera i 134mila casi come la Francia, il Regno Unito è vicino ai 100mila casi. La Commissione europea in cooperazione con il Consiglio europeo con il documento adottato ieri sulla road map per la revoca graduale delle misure di contenimento dell’epidemia Covid-19 detta le istruzioni comuni agli Stati membri per un allentamento graduale e coordinato che abbia al centro la salvaguardia della salute dei cittadini e punti alla ripresa economica. Le linee guida dell’Unione europea sembrano orientate a favorire l’uscita dalle misure di contenimento in modo graduale e all’insegna della prudenza. Una tabella di marcia senza date, anche perché le decisioni sulle riaperture sono di competenza nazionale e l’Unione europea ha funzioni di coordinamento.


I PRINCIPI DELLA ROAD MAP
La tempistica è fondamentale: criteri per allentare il confinamento:

  • criteri epidemiologici ;
  • sufficiente capacità dei sistemi sanitari;
  • adeguata capacità di monitoraggio, anche in termini di capacità diagnostiche su larga scala.

Approccio europeo: le misure devono rientrare in un quadro comune, tracciato in base a determinati elementi:

  • prove scientifiche imperniate sulla salute pubblica;
  • coordinamento tra gli Stati membri per evitare ripercussioni negative;
  • rispetto e solidarietà.

Revoca graduale del confinamento: misure di accompagnamento che permettano di:

  • raccogliere dati armonizzati e predisporre un sistema affidabile di comunicazione e di tracciamento dei contatti;
  • ampliare le capacità diagnostiche e armonizzare le metodologie di prova.
  • aumentare la capacità e la resilienza dei sistemi sanitari nazionali;
  • continuare ad aumentare le capacità in termini di dispositivi medici e di protezione individuale;
  • sviluppare terapie e medicinali sicuri ed efficaci e sviluppare e accelerare l’introduzione di un vaccino.

LE PROSSIME TAPPE: LE RACCOMADAZIONI PER LA PIANIFICAZIONE DELLA REVOCA DELLE MISURE DI CONTENIMENTO.

Gradualità interventi

  • Le misure generali dovrebbero essere gradualmente sostituite da misure mirate. Particolare attenzione alla protezione dei gruppi più vulnerabili; graduale ripresa delle attività economiche necessarie; intensificare la pulizia e la disinfezione periodiche dei nodi di trasporto, degli esercizi commerciali e dei luoghi di lavoro; passare dallo stato di emergenza generale a interventi pubblici mirati.
  • I controlli alle frontiere interne dovrebbero essere revocati in modo coordinato. Le restrizioni di viaggio e i controlli alle frontiere dovrebbero essere revocati una volta che si sarà constatata una sufficiente convergenza della situazione epidemiologica nelle regioni di confine. Le frontiere esterne dovrebbero essere riaperte in una seconda fase, tenuto conto della diffusione del virus al di fuori dell’UE.
  • Le attività economiche dovrebbero riprendere gradualmente. I modelli applicabili sono molteplici: mansioni adatte al telelavoro, rilevanza economica, turnazione fra lavoratori, ecc. Non tutta la popolazione dovrebbe riprendere il lavoro contemporaneamente.

Gli assembramenti dovrebbero essere progressivamente consentiti, secondo le specificità di differenti categorie di attività quali:

  • scuole e università;
  • attività commerciali al dettaglio per gradi;
  • attivita’sociali per gradi.
  • Occorre promuovere campagne di sensibilizzazione per incoraggiare la popolazione a continuare ad applicare le rigorose misure igieniche e il distanziamento sociale.
  • Gli interventi dovrebbero essere monitorati costantemente, preparandosi nel contempo al ritorno, se necessario, a misure di contenimento più rigide.

Mentre sono revocate gradualmente le misure di confinamento, è necessario pianificare strategicamente la ripresa, dare nuovo impulso all’economia e riprendere la via della crescita sostenibile, anche attraverso la duplice transizione a una società digitale e parallelamente più verde.

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