IL CORONAVIRUS RIVOLUZIONA LA MOBILITÀ, FASE 2 “GREEN”: CICLABILI E INCENTIVI

In questi giorni al centro del dibattito è la Fase 2, quella in cui si allenteranno le misure di contenimento e che richiede una programmazione delle modalità con cui si riprenderanno le attività. Il Governo è al lavoro per la definizione di Linee guida nazionali a cui attenersi per evitare confusione e sovrapposizioni di provvedimenti. Si tratterà di rendere ordinario ciò che fino a poco tempo fa era straordinario. In questa prospettiva l’emergenza sanitaria che stiamo fronteggiando diventa occasione per rivedere la mobilità urbana visto che sarà necessario garantire  il distanziamento delle persone.

Le amministrazioni locali stanno preparando una ripartenza che dovrà fare i conti con una riduzione del ricorso al trasporto pubblico per ragioni sanitarie. Tuttavia questo potrebbe comportare un’impennata dell’uso dell’auto negli spostamenti con ricorso al trasporto privato. Per questo varie associazioni ambientaliste hanno fatto un appello al Governo per promuovere la mobilità sostenibile. In particolare si chiede la riconversione delle infrastrutture viarie urbane per mobilità attiva e micro mobilità e la previsione di incentivi e finanziamenti per soluzioni alternative all’auto privata e complementari al trasporto pubblico. In questo quadro il ricorso alle due ruote- il settore dei cicli e motocicli tra l’altro sta subendo delle gravi perdite- trova un posto di primo piano per gli spostamenti “sicuri”.

Molti Comuni, tra cui Roma, Milano, Torino e Bologna stanno pensando ad una rete di mobilità di emergenza. Obiettivo è facilitare il transito per le due ruote attraverso carreggiate e accessi dedicati, con meno spazio per le automobili. L’attenzione nella predisposizione di questa nuova forma di mobilità è sia sulla dinamica dei trasporti che sul versante dei parcheggi. Soprattutto per le grandi città come Roma e Milano si tratterà di fare delle scelte coraggiose. E servono, in particolare, sostegni con incentivi ad hoc a partire dal Decreto di Aprile e dal completamento dello stesso decreto Clima che prevede 1500 euro per la rottamazione di un auto fino a euro 3 e 500 euro per i motocicli a due tempi per finanziare l’acquisto di biciclette, anche elettriche, abbonamenti al trasporto pubblico e a servizi di sharing con uno stanziamento complessivo di 255 mln di euro. In attesa dei decreti attuativi che dovrebbero arrivare a Maggio anche questi incentivi sarebbero fondamentali in questo frangente.

Altre forme di incentivazione sarebbero utili anche per i sistemi di sarin, sia bici che scooter che monopattini. È chiaro che accanto agli incentivi è necessario far ripartire le filiere collegate che devono essere messe nelle condizioni di riavviare la capacità produttiva.

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