LA BANDA ULTRALARGA ACCELERA NELLE AREE BIANCHE: ENTRO MAGGIO INTERVENTI IN 310 COMUNI

Oggi, in edicola sulle pagine di Italia Oggi, articolo di approfondimento sul processo di posa della Banda Ultra Larga che, entro il mese di maggio, porterà a intervenire in 310 comuni italiani. Oltre al progetto BUL, su Italia Oggi anche le parole di soddisfazione del Presidente Ricci riguardo il Fondo salva enti locali a seguito dell’accordo raggiunto tra Governo, Anci e UPI. Attenzione, poi, rivolta al servizio di Videoconferenza offerto agli enti aderenti ALI e promosso grazie alla collaborazione tra l’Associazione e Avaja, società leader al livello mondiale in soluzioni di contact center e comunicazioni unificate. Spazio, infine, anche al Notiziario ALI, online da lunedì, con pillole d’informazione riguardo alle maggiori notizie della giornata.

Sulla Banda Ultra Larga
Per far fronte all’emergenza Covid-19, Tim e Infratel Italia, la società in-house del Mise, stanno accelerando lo sviluppo della banda ultralarga nel Paese. Il lavoro va nella direzione di imprimere un forte impulso ai programmi di cablaggio finalizzati ad accendere tutte le infrastrutture di accesso della rete pubblica in fibra ottica realizzate da Infratel Italia in otto regioni: Abruzzo, Sardegna, Toscana, Puglia, Calabria, Lazio, Lombardia, e Marche. Si tratta di aree bianche di intervento diretto da Infratel Italia e non in concessione. Fino ad oggi sono stati già realizzati interventi in 241 comuni che, entro il mese di maggio, diventeranno 310 grazie all’attivazione di oltre 1.600 cabinet. L’iniziativa fa seguito all’accordo siglato lo scorso luglio e interessa i comuni oggetto dell’intervento con il “modello diretto”. L’obiettivo consiste nel realizzare le reti a banda ultralarga nelle cosiddette “aree bianche” non oggetto in passato di bandi. I beneficiari di questo intervento sono circa un milione di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni dei comuni interessati. In linea con la strategia nazionale per la diffusione della banda ultralarga, il progetto rappresenta un esempio importante di sinergia tra pubblico e privato per superare il digital divide nel nostro Paese.

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