Dopo il Dpcm 18/2020, il personale in uscita per mobilità potrà essere sostituito attivando procedure concorsuali all’interno dello «spazio assunzionale», senza l’obbligo di ricorrere alla mobilità in entrata. Anche la magistratura contabile ha confermato il «pensionamento» della precedente impostazione legata alla mobilità neutrale, con il superamento del doppio binario tra capacità assunzionale con concorso dall’’esterno, in funzione delle precedenti cessazioni, e possibilità di effettuare mobilità in ingresso in funzione dei tetti di spesa. Sono queste le principali indicazioni che arrivano dalla Corte dei conti Emilia Romagna, con la deliberazione n. 32/2020, in uno dei primi pareri resi nel nuovo regime assunzionale dopo la pubblicazione del decreto attuativo dell’articolo 33 del Dl 34/2019, che ha rivoluzionato le modalità di determinazione degli spazi assunzionali degli enti locali e sul quale permangono comunque dubbi tra gli operatori.
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LA CORTE DEI CONTI SI PRONUNCIA: VIA LIBERA AI CONCORSI PER COPRIRE LA MOBILITÀ IN USCITA
- 18 Maggio 2020
- ATTUALITÀ ED ENTI LOCALI
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