VERSAMENTO IMU 2020 CON MODELLO F24: ISTRUZIONI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Versamento IMU 2020 con Modello F24 e ripartizione del contributo ai Comuni: la Legge di Bilancio ha introdotto una serie di novità per quanto riguarda la disciplina dell’Imposta municipale propria abrogando le vecchie disposizioni ed introducendone di nuove.

La legge numero 160 del 2019, tra l’altro, ha stabilito che il versamento dell’IMU deve essere effettuato secondo le disposizioni di cui all’articolo 17 del decreto legislativo numero 241 del 9 luglio 1997, da qui nasce il provvedimento numero 214429 del 27 maggio 2020 dell’Agenzia delle Entrate

L’altro aspetto su cui si sofferma il documento, e per cui la Legge di Bilancio richiamava espressamente l’intervento dell’Amministrazione finanziaria, riguarda le modalità con le quali la struttura di gestione procede al trattenimento del contributo di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto legislativo numero 504 del 30 dicembre 1992, a valere sul gettito IMU che spetta ai Comuni e al relativo riversamento in favore dell’IFEL, Istituto per la finanza e l’economia locale (IFEL).

Versamento IMU 2020 con Modello F24: istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione in arrivo. Dando seguito a quanto stabilito dalla Legge numero 160 del 2019, l’Agenzia delle Entrate indica le modalità di versamento dell’IMU 2020, che deve essere effettuato tramite modello F24 in linea con le disposizioni del capo III del decreto legislativo numero 241 del 9 luglio 1997.

Come si legge nel provvedimento numero 214429 del 27 maggio 2020, stesse regole valgono anche per interessi e sanzioni.

I soggetti titolari di partita IVA devono effettuare i versamenti esclusivamente con modalità telematiche.

Le istruzioni specifiche per la compilazione del modello F24, però, non sono ancora disponibili. Nel testo si legge:

“Con separata risoluzione dell’Agenzia delle Entrate sono impartite le istruzioni da seguire nella compilazione del modello F24”.

Versamento IMU 2020 con Modello F24 e modalità di ripartizione del contributo ai comuni.  L’altro punto su cui si concentra il documento sono le modalità di trattenimento e riversamento del contributo previsto dall’articolo 10, comma 5, del decreto legislativo numero 504 del 30 dicembre 1992, trattenuto dalla struttura di gestione prevista dall’articolo 22 del decreto legislativo numero 241 del 9 luglio 1997, a valere sulla quota spettante ai Comuni relativa agli immobili diversi da quelli destinati ad abitazione principale e relative pertinenze.

Come sottolinea il documento, per gli anni d’imposta 2020 e successivi, il contributo trattenuto è pari allo 0,56 per mille della quota dei versamenti IMU.

Il documento illustra come avviene la ripartizione e il riversamento delle somme riscosse.

La struttura di gestione ha il ruolo di individuare la quota dei versamenti dell’IMU che spetta ai Comuni e di ripartirne l’importo in base ai dati (codice catastale, codice tributo e anno di riferimento) presenti nei modelli F24 rendicontati da banche, Poste, agenti della riscossione e altri prestatori di servizi di pagamento, ovvero indicati dai contribuenti, nel caso in cui i modelli F24 telematici dell’Agenzia delle entrate.

Ai fini del riversamento delle somme spettanti, i Comuni indicano le coordinate IBAN e l’intestazione del conto corrente di accredito: il contributo viene versato giornalmente e si creano dei flussi comunicativi tra enti territoriali, IFEL e struttura di gestione.

Quest’ultima, infatti, trasmette con cadenza settimanale ai Comuni, le seguenti informazioni:

  • dati analitici dei versamenti dell’IMU eseguiti dai contribuenti;
  • estremi delle operazioni di accreditamento delle quote di gettito spettanti;
  • dati dei versamenti dell’IMU annullati;
  • importi sottratti dalle somme spettanti.

Mentre all’IFEL invia le seguenti comunicazioni:

  • dati sintetici dei versamenti dell’IMU, suddivisi per comune, codice tributo e anno di riferimento;
  • estremi delle operazioni di accreditamento del contributo;
  • dati sintetici dei versamenti dell’IMU annullati su richiesta degli intermediari della riscossione e, laddove previsto, dai contribuenti stessi, suddivisi per comune, codice tributo e anno di riferimento;
  • dati degli importi del contributo recuperati in relazione ai versamenti dell’IMU annullati.

Tratto da www.informazionefiscale.it/

DOCUMENTO AGENZIA DELLE ENTRATE

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