Il Dpcm dell’11 giugno prevede che “le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite a condizione che le Regioni e le Province Autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi; detti protocolli o linee guida sono adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all’allegato 10″ del medesimo DPCM.
In pratica le Regioni devono assumersi la responsabilità di far riaprire le sale con propri provvedimenti.
Con determinazione n. 180229/RU del 12 giugno 2020, il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha disposto l’autorizzazione alla riattivazione delle piattaforme per l’esercizio delle attività di gioco all’interno delle sale giochi, sale scommesse e sale bingo e degli esercizi che raccolgono giochi tipici di tali sale, con le condizioni di cui al DPCM 11 giugno 2020 e in coerenza con l’allegato 10 del medesimo DPCM.
Sono previste diffide e sospensioni per sanzionare, in sede di controllo, il mancato rispetto, da parte dei titolari delle attività di gioco, delle misure di contenimento o prevenzione previste dalle linee guida
Dopo il “via libera” del Governo dell’11 giugno e quello dell’Agenzia dei Monopoli che ha specificato condizioni e sanzioni ben 13 Regioni hanno disposto l’apertura a partire dal 15 Giugno: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia. Tra queste figurano regioni che non hanno avuti molti contagi, ma anche quelle che continuano a registrare alti numeri di contagi, quali la Lombardia. Liguria, Veneto e Emilia Romagna particolarmente colpite dal Covid-19 insieme alla Calabria hanno scelto di far riaprire il 19 Giugno. La Regione Lazio ha invece deciso di prorogare l’apertura al 1 luglio.
Le ordinanze regionali che hanno autorizzato la riapertura si limitano a citare quanto previsto dal Dpcm, senza fare riferimento alle situazioni locali, molto diverse da regione a regione. La maggior parte si limitano ad allegare o citare le linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni, tranne Campania e Puglia che hanno elaborato propri protocolli.
Come già sottolineato da Maurizio Fiasco, consulente della Consulta nazionale antiusura, durante il periodo in cui le attività legate alle slot machine, alle sale scommesse e sale bingo sono state chiuse anche i giocatori abitudinari, nella forzata permanenza a casa, “hanno conosciuto la ‘remissione’ del sintomo“. Ora, però, occorre fare attenzione per evitare che, “nel dramma collettivo dell’economia in recessione, della perdita imponente di posti di lavoro, tutta la congerie di scommesse, lotterie, casinò virtuali, sale per slot machine assuma la consistenza di una diga enorme contro la ripartenza dell’Italia”.
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