Sono proseguiti, nella giornata del 29 giugno, i lavori della Commissione Bilancio della Camera sul decreto Rilancio. Molteplici gli emendamenti che hanno ottenuto il via libera. Tra i tanti correttivi approvati, spiccano i ritocchi al credito di imposta affitti e al contributo a fondo perduto. Con riferimento al primo, le modifiche estendono l’ambito soggettivo di applicazione del bonus, con l’ammissione anche delle imprese di commercio al dettaglio, con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro. Per i contributi a fondo perduto invece, sono previsti stanziamenti ad hoc per le imprese del settore ricreativo, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e matrimoni, dell’industria del tessile, della moda e degli accessori a livello nazionale.
Estensione del credito di imposta affitti anche delle imprese di commercio al dettaglio, con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro. Ai fini dell’accesso al bonus, le imprese che hanno avviato attività nel 2019, non dovranno più dimostrare di avere avuto nei mesi di marzo, aprile e maggio del 2020 una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto agli stessi mesi del 2019. Ammissione ai contributi a fondo perduto anche alle imprese del settore ricreativo e dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e matrimoni, dell’industria del tessile, della moda e degli accessori a livello nazionale. Queste solo alcune delle novità apportate dai molti emendamenti al decreto Rilancio (D.L. 34/2020) approvati nel corso della seduta del 29 giugno dalla Commissione Bilancio della Camera.
Pubblichiamo gli emendamenti al Decreto legge “Rilancio” approvati dalla commissione Bilancio della Camera. La conversione in legge è prevista entro il prossimo 18 luglio.