Decreto Semplificazioni: la bozza di decreto approvata “salvo intese” dal Consiglio dei Ministri del 6 luglio è ancora calda ma fa già discutere gli operatori del settore, soprattutto per quel che riguarda le modifiche a tempo (fino al 31 luglio 2020) al D.Lgs. n. 50/2016 (Codice dei contratti) e le procedure di affidamento dei contratti sottosoglia.
Decreto Semplificazioni: le modifiche alle procedure sottosoglia L’art. 1 (Procedure per l’incentivazione degli investimenti pubblici durante il periodo emergenziale in relazione all’aggiudicazione dei contratti pubblici sotto soglia) del Decreto Semplificazioni, prova ad incentivare la spesa pubblica prevedendo una disciplina a tempo (fino al 31 luglio 2021) in deroga alle normali procedure previste dal Codice. In particolare, qualora la determina a contrarre o altro atto di avvio del procedimento equivalente sia adottato entro il 31 luglio 2021, fermo quanto previsto dagli articoli 37 e 38 del Codice dei contratti, le stazioni appaltanti procedono all’affidamento delle attività di esecuzione di lavori, servizi e forniture, nonché dei servizi di ingegneria e architettura, inclusa l’attività di progettazione, di importo inferiore alle soglie di cui all’articolo 35 secondo le seguenti modalità:
- affidamento diretto per lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 150.000 euro;
- procedura negoziata, senza bando, previa consultazione:
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- di almeno cinque operatori economici, ove esistenti, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, che tenga conto anche di una differenziazione territoriale degli invitati, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, per l’affidamento di servizi e forniture di importo pari o superiore a 150.000 euro e fino alle soglie comunitarie;
- di almeno cinque operatori economici, ove esistenti, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, che tenga conto anche di una differenziazione territoriale degli invitati, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, per l’affidamento di lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 350.000 euro;
- di almeno dieci operatori economici, ove esistenti, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, che tenga conto anche di una differenziazione territoriale degli invitati, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, per l’affidamento di lavori di importo pari o superiore a 350.000 euro e inferiore a un milione di euro;
- di almeno quindici operatori economici, ove esistenti, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, che tenga conto anche di una differenziazione territoriale degli invitati, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, per l’affidamento di lavori di importo pari o superiore a un milione di euro e fino alle soglie comunitarie.
Decreto Semplificazioni e Sottosoglia: spariranno le delle gare di progettazione e direzione lavori? Modifica che non è piaciuta all’OICE che ha parlato di un “inaccettabile e illogico vulnus alla concorrenza“, in considerazione che oltre il 75% delle gare di progettazione e direzione lavori hanno un importo inferiore a 150.000 euro e che potranno, dunque, essere affidate direttamente e senza alcuna procedura di gara. “Di fatto – afferma il Presidente OICE, Gabriele Scicolone – per gli affidamenti di progettazione, direzione lavori e altri servizi tecnici è un ritorno all’intuitus personae di prima della legge Merloni del ‘94, con un’abdicazione pressoché totale rispetto alle conquiste di concorrenza, legalità e trasparenza degli ultimi 26 anni. Dispiace ancor più perché il provvedimento contiene moltissime disposizioni di particolare interesse, fra cui quelle sulle riduzioni dei termini e il contingentano i tempi di aggiudicazione, un tema sul quale da anni chiedevamo un intervento che finalmente è giunto“.
Decreto Semplificazioni e Sottosoglia: il prezzo più basso Negativo anche il commento all’art. 1, comma 3 del Decreto Semplificazioni che per le procedure negoziate fino alla soglia comunitaria prevede come criterio di aggiudicazione quello del più basso (salvo motivato ricorso al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa) con esclusione automatica delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia. “Qui si passa proprio il segno – commenta il Presidente OICE – è assurdo pensare che servizi tecnico-professionali possano essere equiparati ad una fornitura di cancellini; che non ci si venga poi a parlare di qualità e centralità del progetto e di equo compenso!“.
Decreto Semplificazioni: necessario modificare le procedure per le gare di progettazione? Critico il commento dell’OICE sulla scelta del Governo che ha pensato di semplificare il settore dei lavori pubblici agendo sulle procedure di aggiudicazione anche per le gare di progettazione nonostante negli ultimi anni, con l’utilizzo delle procedure ordinarie, si fossero registrati dei numeri considerevoli. “Si è fatta, pericolosamente, di tutta l’erba un fascio – commenta Scicolone – senza considerare gli effetti collaterali che si ingenereranno. Se, infatti, per quanto attiene i lavori, la misura ha una sua “ratio” ed è condivisibile, per le progettazioni è negletta. Progettare per 150.000 euro significa affidare progetti importanti, che possono significare opere di un certo valore, anche di 5-6 milioni di euro. Non si può farlo senza gare! Si finirà per premiare i più furbi e i più legati al territorio, a logiche e comportamenti che non avremmo più voluto vedere, a detrimento di chi ha investito in innovazione e ricerca, aprendosi al confronto concorrenziale per fare prevalere qualità ed efficienza. Anche l’ANAC ha parlato di eccesso di deregulation“.
Decreto Semplificazioni e gare di progettazione: i dati dell’Osservatorio OICE Come evidenziato dall’Osservatorio OICE, con la modifica apportata alle procedure di gara, il 72% del totale del numero delle gare di progettazione (circa 200 milioni di importo) sparirà dal mercato e non saranno più affidate in concorrenza con un effetto di trascinamento anche per le gare UE che verranno frazionate. “Il Premier – afferma Scicolone – in conferenza stampa ha detto che è stata fatta un’analisi dell’impatto del provvedimento, ci permettiamo soltanto di fare presente che per il nostro settore l’impatto è devastante”.
Decreto Semplificazioni e gare di progettazione: le modifiche chieste dall’OICE Considerata l’illogicità del provvedimento di stabilire una soglia unica di 150.000 euro per lavori, forniture e servizi quando per i lavori la soglia UE è a 5,2 milioni e per servizi e forniture è a 214.000 euro, OICE chiede di “differenziare la disciplina dei lavori rispetto a quella dei servizi, quanto meno tecnico-professionali, prevedendo per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura la stessa soglia di oggi (40.000) e stabilire che fino alla soglia UE si utilizzino le procedure negoziate con termini ridotti e almeno 10, se non 15, invitati e chiedendo sempre requisiti tecnici su esperienze pregresse per garantire la qualità e l’affidabilità della scelta. Le nostre società si sono sviluppate e cresciute; passi indietro sul fronte della qualità, della concorrenza e della trasparenza avrebbero ripercussioni gravissime senza valore aggiunto, e sarebbe un vero peccato“.
da LavoriPubblici.it