CENTRI ESTIVI PER BAMBINI E RAGAZZI DAI 3 AI 14 ANNI, CHIARIMENTI PER I COMUNI

Il Dipartimento per le politiche della famiglia fornisce indicazioni sulle iniziative finanziabili e sulle procedure da seguire

Il Dipartimento per le politiche della famiglia pubblica le linee guida per i Comuni su come spendere i 150 milioni di euro per i Centri estivi per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, da giugno a settembre 2020. Si tratta di una «sintetica casistica, utile all’impiego delle predette risorse, ritenuto compatibile con le finalità previste dall’articolo 105, comma 1, lettera a), del decreto-legge n.34 del 2020». In altre parole, l’intento del legislatore, è quello di «consentire il supporto e l’ampliamento dell’offerta dei servizi, mediante l’avvio o la prosecuzione d’iniziative realizzate dal Comune beneficiario del finanziamento direttamente o in collaborazione con enti pubblici e privati. Pertanto, le famiglie devono essere intese come beneficiari “indiretti” dell’intervento legislativo».

Di conseguenza, i Comuni beneficiari del finanziamento statale potranno, a titolo meramente esemplificativo svolgere le seguenti attività:

-acquistare beni e servizi, direttamente o tramite una procedura di appalto prevista dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici, con funzione strumentale rispetto agli interventi da realizzare per il potenziamento dei centri estivi (es. strutture mobili per ospitare le attività all’aria aperta per i bambini, servizi di sanificazione degli spazi, utilizzazione di personale aggiuntivo, acquisizione di strumenti, mezzi, servizi per la ristorazione);

-prevedere atti con altri enti pubblici e privati (ad esempio altri Comuni, ed enti più dettagliatamente indicati dal decreto di riparto, quali servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia paritari, scuole paritarie di ogni ordine e grado, enti del terzo settore, imprese sociali ed enti ecclesiastici e di culto dotati di personalità giuridica), finalizzati a disciplinare la collaborazione, anche sotto il profilo economico o l’affidamento in gestione, per la realizzazione degli interventi previsti dalla legge;

-realizzare interventi di costruzione, ristrutturazione o riorganizzazione di strutture e spazi dedicati a ospitare i bambini per le attività estive.

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