È stato ripartito, con un decreto del direttore centrale per la Finanza Locale, il fondo di 3,5 miliardi di euro destinato a comuni, province e città metropolitane.
I singoli mandati di pagamento in favore degli enti beneficiari sono in corso di emissione al netto delle somme già erogate a titolo di acconto.
«Il Viminale metterà in liquidazione nelle prossime ore – hanno annunciato congiuntamente il sottosegretario all’Interno Achille Variati e il viceministro all’Economia Laura Castelli – 2.1 miliardi di euro per i Comuni, e 350 milioni di euro per le Province. Uno sforzo straordinario da parte dello Stato, con cui il Governo conferma nei fatti la vicinanza ai territori e quindi ai cittadini: sono infatti Comuni e Province a gestire la maggior parte dei servizi alla popolazione. Gli enti locali sono stati messi in grande difficoltà nei propri bilanci dagli effetti della pandemia, perdendo diverse tipologie di entrate. Da qui la necessità di un aiuto concreto, per evitare che il virus causi altre drammatiche ferite alle comunità. Le somme stanziate si aggiungono a quelle già erogate a fine maggio: 900 milioni per i Comuni e 150 per le Province. Portando il totale a 3,5 miliardi di euro a cui contiamo di poter aggiungere ulteriori risorse nei prossimi mesi».
Le risorse del fondo sono previste dall’articolo 106 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per concorrere ad assicurare agli enti locali le risorse necessarie per l’espletamento delle funzioni fondamentali anche in relazione alla possibile perdita di entrate connesse all’emergenza COVID-19.
Il fondo è stato ripartito secondo i criteri e le modalità di cui al decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, del 16 luglio scorso.