“Il ricorso al Mes è una priorità assoluta, per questo abbiamo lanciato una raccolta di firme tra gli amministratori di tutta Italia, raggiungendo già quasi 250 adesioni. Da Sala a Nardella, da Gori a Falcomatà, da Del Bono a Orlando, oltre 200 sindaci chiedono al Parlamento e al Governo di decidere l’impiego del MES, che offre un prestito per investimenti immediati fino a 37 miliardi di euro a tasso zero, per il potenziamento dei sistemi sanitari nazionali. Siamo di fronte a una seconda ondata del virus, con un aumento record in termini assoluti, che sta portando in crisi il nostro Sistema Sanitario. Noi sindaci siamo in prima fila per far rispettare le misure di prevenzione e di contrasto alla diffusione – mascherine, distanziamento sociale – ma la cosa davvero urgente ora è rafforzare la sanità territoriale del nostro Paese, attraverso presidi sanitari locali, essenziali per l’integrazione socio-sanitaria e che permettono di alleggerire i reparti dei grandi ospedali. Se vogliamo evitare nuove chiusure, che non possiamo permetterci, l’unico modo è potenziare il Sistema Sanitario e, per farlo, occorrono soldi, subito, immediatamente. Dobbiamo avere chiaro che le risorse del Recovery Fund, che arriveranno grazie al lavoro del Governo, non saranno a disposizione prima di luglio 2021. Non possiamo aspettare”. Lo ha detto il presidente Ali (Autonomie Locali Italiane) e sindaco Pd di Pesaro Matteo Ricci.
“L’impiego del MES – si legge nell’appello -, regione per regione, secondo un coerente indirizzo nazionale, consentirà di alzare il livello della prevenzione e della risposta alle emergenze; ridurre i divari della capacità di copertura e di qualità delle prestazioni che oggi vedono penalizzato il Mezzogiorno e le persone più povere; digitalizzare e rendere più efficiente il Servizio Sanitario Nazionale, avvicinare e velocizzare per i cittadini la potenzialità delle diagnosi e delle cure, fino ad utilizzare la medicina domiciliare; potenziare la rete dei presidi sanitari e socio-sanitari territoriali, la medicina di base e affrontare i fattori ambientali che soprattutto nelle città condizionano gli indicatori di salute; investire in modo mirato e selettivo sull’alta specializzazione, sulla ricerca, sulle tecnologie d’avanguardia, per la risposta alle patologie più impegnative. La spesa sanitaria è un investimento indispensabile per rendere la nostra economia più sostenibile, un moltiplicatore di crescita innovativa. La formazione del personale sanitario e l’assunzione di giovani e motivati medici, infermieri e tecnici, sono parte rilevante dello sforzo da fare per creare occupazione qualificata. I paesi che hanno reagito meglio al Coronavirus dal punto di vista sanitario sono anche quelli che se potranno investire subiranno meno gli effetti della crisi economica. I Comuni sono pronti a fare ciò che ad essi spetta per competenza. Con l’iniziativa delle loro associazioni, i Sindaci chiedono al Parlamento e al Governo d’essere coinvolti nel percorso che porti a prendere velocemente le decisioni necessarie”. Lo dichiara Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e Presidente nazionale ALI- Autonomie Locali Italiane.
Lettera aperta a Governo e Parlamento
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