Il Dpcm che il Presidente del Consiglio firmerà entro stasera prevede una stretta decisa per limitare gli assembramenti e ridurre le occasioni conviviali, che gli esperti ritengono ad alto rischio di contagio. Le nuove misure, varate a pochi giorni dall’ultimo Dpcm del 13 Ottobre, si rendono necessarie alla luce della forte impennata negli ultimi giorni del numero dei nuovi contagi (saliti per due giorni oltre quota 10mila al giorno) che hanno già reso superate le norme emanate martedì scorso.
L’idea base e il metodo seguito ai fini della definizione delle nuove misure è stato quello di distinguere fra attività più o meno essenziali per la tenuta del sistema Paese, tutelando in via prioritaria la scuola e il lavoro/produzione rispetto ad attività dove il distanziamento è più difficile e non è garantito l’uso dei dispositivi e il rispetto delle regole di sicurezza anti-contagio, sia per l’assenza di organizzazione e gestione, per il contatto, o per gli inevitabili assembramenti.
Le misure sono state al centro di un confronto serrato tra Governo, Regioni ed Enti locali, le cui richieste sono state: le palestre aperte, margini sulle chiusure dei locali, più bus turistici da utilizzare per potenziare i trasporti pubblici e un maggior coinvolgimento dei medici di famiglia nei tamponi rapidi.
Con riferimento alla scuola, l’obiettivo è stato quello di evitare nuove chiusure, prevedendo al massimo un rafforzamento mirato della didattica a distanza. Per centrare questo risultato fondamentale è il ruolo dei trasporti pubblici: oltre a orari scaglionati per l’ingresso negli istituti, si punta a potenziare la dotazione delle aziende di trasporto ricorrendo anche ai bus turistici privati.
Il premier Conte nella conferenza stampa che si è appena conclusa ha illustrato le nuove misure anti contagio che entreranno in vigore da domani lunedì 19 ottobre.
Nelle schede ALI, che puoi consultare e scaricare, abbiamo sintetizzato le principali novità contenute nel decreto appena varato.
