CIRCOLARE AI PREFETTI SULLE MISURE DEL DPCM 18 OTTOBRE 2020

È stata inviata ai prefetti una nuova circolare del capo di Gabinetto, Bruno Frattasi, che fornisce alcune indicazioni sui profili attuativi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 18 ottobre 2020, che introduce ulteriori misure restrittive, finalizzate a un più efficace contrasto alla diffusione del Covid19.

Le disposizioni del dPCM in questione integrano e modificano le previsioni del dPCM del 13 ottobre 2020 e trovano applicazione dalla data del 19 ottobre 2020 (fatta eccezione per l’art. 1 comma 1 lett d n. 6 che si applica dal 21 ottobre 2020) fino al 13 novembre 2020.

Il Viminale ha informato i Prefetti sulle nuove misure per prevenire i contagi da Coronavirus. Ai Comuni spetta il compito di informare i cittadini sulle aree a ingresso limitato. Bar e ristoranti devono rispettare l’orario di chiusura dalla mezzanotte alle 5 ma “resta naturalmente fermo quanto si è già avuto modo di precisare in ordine al consentito margine di ‘sforamento’ dei suddetti limiti di orario”. Nessuna sanzione quindi a chi allunga di qualche minuto la chiusura del locale.

Strade a numero chiuso

“In ragione dell’esigenza di contenere gli effetti della misura proporzionalmente a quanto ritenuto necessario a conseguire gli obiettivi del Dpcm – si legge nella circolare – il provvedimento potrà anche disporre una chiusura parziale delle strade o delle piazze, restringendo, cioè, l’accesso senza interdirlo totalmente, con il contingentamento degli ingressi”. Le associazioni di categoria e i cittadini dovranno essere informati con “adeguati mezzi comunicativi” della chiusura di piazze e vie. La misura va “tempestivamente anticipata” visto che dovrà essere “consentito comunque il libero accesso a esercizi commerciali e ad abitazioni private e il conseguente deflusso”. Le chiusure dovranno inoltre essere attuate con ordinanze del sindaco, ma occorrerà valutare con “le competenti strutture di prevenzione sanitari” gli spazi urbani a maggior rischio assembramento. E l’attuazione di questo intervento “richiederà poi la più ampia collaborazione tra sindaco e prefetto”.

Potranno essere utilizzati anche i militari di “Strade Sicure”

La definizione della forza pubblica, da impiegare nell’espletamento dei servizi di chiusura delle piazze e delle strade decisa dall’ultimo Dpm, dovrà invece essere “oggetto di apposita riunione tecnica di coordinamento che i Questori organizzeranno con le Forze dell’ordine e gli altri attori della sicurezza territoriale, anche ai fini dell’individuazione delle aliquote di polizia locale che integreranno il dispositivo”. L’attuazione di queste misure potrà “beneficiare del concorso di unità militari, laddove presenti nell’ambito dell’operazione Strade Sicure, anche all’esito di una rimodulazione del piano d’impiego delle forze già in disponibilità”.

Gli orari e le limitazioni per gli esercizi pubblici

L’attività degli esercizi pubblici è consentita dalle ore 5 alle ore 24 con consumazione al tavolo, e dalle ore 5 alle ore 18 in assenza di “consumo al tavolo”. La previsione tende a evitare i “comportamenti elusivi”, ossia la chiusura a mezzanotte e apertura poco più tardi. Il Viminale sottolinea “l’importante novità rappresentata dal numero massimo di 6 commensali per tavolo”. La disposizione introduce anche l’obbligo per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno del locale stesso “sulla base delle linee guida e dei protocolli vigenti nel settore”. Altra novità riguarda la ristorazione con asporto. “Mentre tale attività era, infatti, prima consentita senza limiti orari – si legge nella circolare – essa invece, per effetto della novella, è esercitabile fino alle 24, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”. Introdotti nella disposizione relativa agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che “restano comunque aperti” anche “quelli situati nelle aree di servizio e rifornimento carburante collocate lungo la rete autostradale”.

Autocertificazioni

Non ci sarà un intervento del Viminale per le autocertificazioni che i cittadini dovranno presentare in caso di controlli nelle regioni che decideranno di attuare il divieto di circolazione serale dalle ore 23 alle ore 5. Per ora, l’indicazione del ministero dell’interno è che siano le regioni interessate dalla misura restrittiva a provvedere autonomamente a redigere i moduli di autocertificazione. da interno.gov.it

Circolare_dPCM_18.10.2020

SCHEDE ALI_Circolare DPCM 18 OTT

 

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