COMUNI: NESSUN VINCOLO A SPESA DI TRASPORTO SCOLASTICO E SOCIALE PER L’ACCONTO DEL FONDONE-BIS. IN ATTESA DELLA SECONDA TRANCHE DI RISORSE (820 MILIONI) CHE DOVREBBE ARRIVARE ENTRO FINE NOVEMBRE

Le somme distribuite ai Comuni quale acconto del fondone-bis non hanno alcun vincolo di destinazione alla spesa di trasporto scolastico e alla spesa sociale. La pubblicazione avvenuta ieri degli importi spettanti a ciascun ente ha subito messo in moto la girandola delle ipotesi su come utilizzare le – poche o tante – risorse che arriveranno presto nelle casse comunali. Perché la nota metodologica (che sarà allegata al decreto) assegna i fondi sulla base non delle minori entrate bensì considerando due diversi ambiti di spesa ritenuti maggiormente in sofferenza a causa Covid-19: il trasporto scolastico (per 150 milioni) e la spesa di natura sociale (per 250 milioni).

Trasporto scolastico
Circa 128 milioni sono assegnati in base al numero degli alunni trasportati per le scuole materne, elementari e medie inferiori (desunti attraverso i questionari Sose o i dati del Miur). Per ciascun alunno viene riconosciuto il 30% del costo mediano per utente calcolato sui comuni che nel 2019 hanno sostenuto spesa per il trasporto scolastico (pari a 612,3 euro). I restanti 22 milioni circa sono stati dirottati verso 168 comuni di maggiori dimensioni per sostenere la spesa del trasporto pubblico locale rivolto agli studenti delle scuole superiori.

Spesa sociale
Altri 250 milioni sono stati distribuiti in base alla stima dei maggiori fabbisogni di spesa sociale, determinata in base ad un documento elaborato da Sose che mutua le metodologie già utilizzate per i fabbisogni standard (indice di deprivazione socio-economica). Nell’attribuzione delle quote ad ogni singolo ente sono stati detratti i trasferimenti già riconosciuti ai sensi degli articoli 112 e 112-bis del D.34/2020 (i fondi per i comuni delle zone rosse), fino ad azzeramento delle quote. I relativi risparmi (24,6 milioni di euro) sono stati redistribuiti ai comuni su entrambi i settori (trasporto 40% e sociale 60%).
In questa tranche non sono state considerate ancora una volta le Unioni di Comuni alle quali è stata affidata la gestione dei servizi scolastici e dei servizi sociali. Una “dimenticanza” che si auspica venga recuperata con la seconda assegnazione.
Inutile dire come, a questo punto, la confusione regni sovrana. Se è vero che gli enti non sono obbligati a impiegare queste somme per coprire le spese del trasporto e del sociale, ci si interroga su quale sia la destinazione complessiva del fondone. È possibile usarlo solo per minori entrate o, come sembra di capire, anche per le maggiori spese? La facoltà riguarda solamente le risorse stanziate da ultimo dal Dl 104/2020 o anche quelle del Dl 34/2020? Ovvio che sarebbe opportuno liberalizzare tutti gli utilizzi di risorse e le mancate entrate anche per politiche autonome degli enti connessi all’emergenza. Si auspica che il decreto sulla certificazione delle perdite Covid-19 previsto per fine ottobre aiuti a fare chiarezza, così da dare certezze agli enti impegnati in una difficile salvaguardia degli equilibri. In attesa, ovviamente, della seconda tranche di risorse (820 milioni) che dovrebbe arrivare entro fine novembre. da ntplusentilocaliedilizia.ilsole24ore.com

 

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