GREENITALY 2020. UN’ECONOMIA A MISURA D’UOMO PER AFFRONTARE IL FUTURO

“Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla”. Ha ragione Papa Francesco. Oltre a gestire al meglio l’emergenza limitando i danni sanitari e sociali dobbiamo lavorare da subito per un futuro migliore. L’Europa in questa drammatica crisi ha saputo guardare oltre superando rigidità ed egoismi, ritrovando la sua anima e rinnovando la sua missione. La sfida che ci attende richiede che vengano mobilitate energie economiche, tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali. E culturali: in questa direzione va anche il progetto della presidente della Commissione Ursula von der Leyen di dare vita ad una nuova Bauhaus europea per affrontare la crisi climatica. Un progetto su cui l’Italia, col suo primato nel design, ha molto da dire.

L’Europa si è mossa e l’Italia deve fare la sua parte. Non è fuori luogo, di fronte ai 209 miliardi che il Recovery Fund assegna all’Italia (e più in generale al Next Generation EU), ricordare il Piano Marshall: un riferimento che mette in evidenza l’entità della crisi in corso e che può essere di buon auspicio perché anche a quel piano oggi colleghiamo l’orgoglio di aver saputo mostrare al mondo di che pasta siamo fatti, quali sono i nostri punti di forza. Punti di forza che vediamo dai dati di GreenItaly e dai racconti di imprese e di persone che scelgono la bussola dell’innovazione e dell’ambiente. Per questo, al suo undicesimo anno, forse mai come ora il rapporto sulla green economy italiana di Symbola e Unioncamere può essere utile al Paese. da symbola.net

Presentazione-GreenItaly_29.10.20

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