Audizioni sul PNRR: le proposte dell’Anci nel documento presentato in Parlamento

Mobilità e trasporti sono uno dei pochi ambiti cardine su cui concentrare gli sforzi per la ripresa del Paese. Ma per incidere veramente bisogna affidarsi ai Comuni, i principali e più efficienti investitori pubblici, dando loro gli strumenti per veicolare l’iniezione di liquidità necessaria a famiglie e imprese. Serve una strategia che punti su finanziamenti adeguati e diretti, secondo la linea del Recovery Fund; e sulla riduzione al minimo della burocrazia per individuare ed erogare i finanziamenti.

Si tratta di un’opportunità unica per il rilancio economico e sono necessarie procedure semplificate per gli interventi, qualcosa di simile al ‘modello Genova’”. E’ la posizione espressa dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu che, da delegato a Trasporto pubblico locale e traffico urbano e vice presidente, ha rappresentato l’Anci in commissione Trasporti della Camera, per un’audizione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e ha illustrato il documento presentato a nome dei comuni, che pubblichiamo.
Truzzu ha evidenziato che nella “proposta di Pnrr alla mobilità sono dedicate la Missione 3 (infrastrutture per una mobilità sostenibile) e una linea di intervento “Trasporti locali sostenibili, ciclovie e rinnovo parco rotabile” nella Componente 2 della Missione 2 (Energia rinnovabile, idrogeno e mobilità locale sostenibile). Secondo il sindaco di Cagliari “le progettualità sono numerose, ma le risorse sono ancora sottostimate ed è necessario potenziare fortemente le risorse e lavorare con maggiore incisività per l’integrazione”. Inoltre, “occorre rinforzare su alcuni assi portanti un lavoro organico e più uniforme sul territorio, con una maggiore dotazione per colmare il deficit rispetto ad altri paesi europei”.  E questo in “termini di sostenibilità, elettrificazione e sostenibilità della produzione elettrica, qualità dell’aria, ciclabilità, riqualificazione dello spazio pubblico, trasporto collettivo, sicurezza stradale e manutenzione delle infrastrutture, logistica sostenibile”.
Entrando poi nel merito dei progetti di investimento di interesse per i Comuni il delegato Anci ha auspicato che il Piano Nazionale Ciclovie sia “orientato a dare risposta alla mobilità quotidiana urbana, con predisposizione di servizi e non sia incentrato unicamente sulle infrastrutture, ma soprattutto sia accompagnato dalle necessarie riforme e attuazioni del codice della strada”.
Quanto poi al rinnovo della flotta autobus a basso impatto ambientale con l’acquisto entro il 2026 di 5.139 bus a basse emissioni in rinforzo del Piano Nazionale Strategico sulla mobilità sostenibile per il delegato Anci “è cruciale lavorare sulle modalità semplificate di approvvigionamento, affrontando la questione della filiera produttiva e manutentiva e dei modelli di acquisizione e gestione possibile di veicoli e servizi connessi”.
Infine, sulle infrastrutture di Trasporto pubblico di massa con 195 km di rete attrezzata per le infrastrutture del trasporto rapido di massa come metro, tram, filovie, Bus Rapid Transit, incluso il materiale rotabile che coinvolgono Genova, Bergamo, Rimini, Firenze, Roma e Palermo. “Anche in questo caso occorre una maggiore focalizzazione sulla mobilità urbana e sugli investimenti per la multimodalità, compresi spazi urbani organizzati e dedicati all’intercambio, cosiddetti hub di mobilità”, ha concluso Truzzu.

da anci.it

Nota Audizione PNRR mobilità ANCI

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