Prosegue lo stato di avanzamento dei lavori del Piano Banda Ultralarga in Italia.
Come noto, la Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga prevede di implementare un’infrastruttura di rete di proprietà pubblica. Ciò comprende anche lo sviluppo delle reti a banda ultralarga in zone definite “aree bianche”, aree a fallimento di mercato, in cui è necessario l’intervento pubblico.
Da inizio Piano sono stati collaudati 972 Comuni dei quali:
- 782 hanno ricevuto riscontro positivo;
- 191 con prescrizioni;
- 33 hanno ricevuto esito negativo.
I Comuni aperti alla commercializzazione da inizio piano sono 1.930. Inoltre, dall’avvio operativo del Piano Nazionale Banda Ultralarga, sono 7.871 i progetti definitivamente approvati in 5.820 comuni. Pubblichiamo l’ultima Relazione sullo stato di avanzamento del Piano strategico sulla Banda Utralarga.
Si evidenzia che per facilitare le attività di progettazione, esecuzione e collaudo sono state avviate semplificazioni procedurali, quali ad esempio smart glasses con operatori reperibili da remoto, gruppi di lavori congiunti tra Open Fiber ed Infratel Italia, trasparenza e monitoraggio con piattaforme online completamente rinnovate.
Altresì, sono stati introdotti i cd. MINIcab, apparati destinati a garantire una immediata attivazione dell’impianto di rete una volta ultimato e servizi di connettività attivati dal concessionario anche in assenza di collaudo. da bandaultralarga.italia.it