Contro le mafie, Giornata della memoria e dell’impegno: il messaggio del Presidente Mattarella. Don Luigi Ciotti alla casa del jazz di Roma per ricordare le vittime innocenti

Dal 1996, il 21 marzo di ogni anno, primo giorno di primavera, Avviso Pubblico e Libera ricordano le vittime innocenti delle mafie, dalla fine dell’800 ad oggi, di cui si è riusciti a ricostruire la storia. Dal 2017, quella che è stata definita la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie è stata ufficialmente riconosciuta da una legge dello Stato.

“Estirpare le mafie è possibile e necessario. L’azione di contrasto comincia dal rifiuto di quel metodo che nega dignità alla persona, dal rifiuto della compromissione, della reticenza, dell’opportunismo”. Lo scrive il presidente Sergio Mattarella in una dichiarazione in occasione della “Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”

“Ricordare e “riveder le stelle”, come recita il bel motto scelto per questa edizione della Giornata, sono dunque parte della medesima sfida di libertà. Mi congratulo con gli organizzatori perche’ continuano a porre la coscienza e la cultura come basi e motori del riscatto”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione in occasione della “Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. “Sono proprio la coscienza e la cultura che le mafie – vecchie e nuove – considerano l’ostacolo dei loro disegni di arricchimento illecito, di dominio su persone e territori, di condizionamento economico e politico. La consapevolezza del bene comune e i comportamenti responsabili che insieme sapremo mettere in atto, possono darci la forza necessaria per superare le difficoltà e gli ostacoli che i tempi ci pongono di fronte”.

”Abbiamo scelto questo luogo, un bene confiscato alla Banda della Magliana, perché nel 2015 con il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi abbiamo voluto che ci fosse all’entrata una lapide per ricordare i nomi delle vittime innocenti delle mafie. Sono 640 e quel giorno ci siamo augurati che si potesse mettere un punto, invece oggi abbiamo ricordato 1031 nomi, vittime della violenza mafiosa. Quel punto non c’è stato, purtroppo si sono aggiunti altri nomi, altre storie, altri volti, altre fatiche. Nomi a noi cari che devono graffiare le nostre coscienze. Ringraziamo il Presidente della Repubblica per il suo messaggio. Abbiamo bisogno di luce, di stelle che devono continuare ad illuminarci ma dobbiamo darci una mossa per non accontentarci di quello che abbiamo fatto e stiamo facendo perché è diventato insufficiente. Dobbiamo inondare la società, le nostre comunità di segni di fiducia e di speranza nel futuro e più impegni e coraggio nel presente. I nostri impegni, fatto di cose belle, importanti e positive, oggi non reggono l’urto del tempo. Dobbiamo trovare di più risposte comuni che ci permettono di reagire e sanare le mancanze e i ritardi che ci sono ancora forti nel nostro paese. Non bastano le riforme se la politica non riforma sé stessa. Le mafie si approfittano delle fragilità della politica e dei furti di giustizia sociale. Deve cambiare la politica, dobbiamo cambiare noi”. Con queste parole Luigi Ciotti, presidente di Libera, stamattina, insieme ad alcuni familiari delle vittime di mafia, ha depositato un fascio di fiori alla Casa del Jazz di Roma davanti alla lapide con i nomi delle vittime innocenti delle mafie in occasione della XXVI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Vittime delle mafie_elenco_21_marzo_2021_per_anno

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