Decreto Proroghe. I termini del rendiconto degli enti locali 2020 e del bilancio di previsione 2021 slittano a 31 maggio. Smart working: superata la soglia minima del 50%

Il termine per la deliberazione dei rendiconti di gestione relativi all’esercizio 2020 per gli enti locali è prorogato al 31 maggio 2021. Per l’esercizio 2021, il termine per la deliberazione del bilancio di previsione è differito al 31 maggio 2021. Fino a tale data è autorizzato l’esercizio provvisorio di cui all’articolo 163 del citato decreto legislativo n. 267 del 2000.

Superata la soglia minima del 50% per lo smart working. Niente obbligo di far lavorare in modalità agile un dipendente pubblico su due, né durante l’emergenza né con l’adozione dei Pola, i piani organizzativi per il lavoro agile. Lo smart working si potrà proseguire in deroga fino alla definizione delle nuove regole con il contratto nazionale e comunque non oltre la fine dell’anno, ma non ci sarà il vincolo del 50%. Salta anche il limite del 60% indicato nei Pola, mentre scende dal 30% al 15% la soglia minima in caso di mancata adozione dei Piani organizzativi.

Proroga dei termini di validità dei documenti di riconoscimento e d’identità: la bozza del decreto legge proroghe prevede che il termine attualmente fissato al 30 aprile, già frutto di una norma che prorogava la validità di tutti i documenti, sia posticipato di altri 5 mesi al 30 settembre.

È stata anche approvata la proroga di un anno per l’attuazione dei piani per le città. La scadenza è quindi fissata al 31 dicembre 2022.

Positivo il commento del presidente dell’Anci Antonio Decaro: “La proroga della scadenza per l’approvazione dei bilanci consentirà ai sindaci di affrontare le difficoltà che la pandemia ha generato sia sull’attività amministrativa e contabile sia su quella organizzativa degli enti che guidano. Per questo ringraziamo la ministra dell’Interno di aver ascoltato le richieste che in modo pressante l’Anci ha avanzato nell’interlocuzione quasi quotidiana con il governo”.

 

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