Nel Dl Recovery approvato dal Consiglio dei Ministri, nella giornata di ieri, salta l’impegno con Anci per gli incentivi del superbonus 110 ad alberghi e strutture ricettive. “Contrariamente all’ultima bozza discussa in cabina di regia solo qualche ora prima del Consiglio dei Ministri, il governo ha stralciato gli incentivi del superbonus 110 per la riqualificazione degli alberghi e delle strutture ricettive”. E’ quanto affermano in una dichiarazione congiunta il presidente Anci Antonio Decaro e il sindaco di Rimini e delegato Anci al Turismo Andrea Gnassi
“Non solo – spiegano – è venuto meno l’impegno preso con Anci ma, per quanto ci riguarda, viene meno un impegno della politica e una misura necessaria per un settore, quello turistico, drammaticamente messo in ginocchio dal Covid e che ora ha bisogno di ripartire. L’esclusione degli alberghi dal superbonus rappresenta l’ennesimo segnale della cronica incapacità da parte dei governi di considerare il turismo un’industria strategica del Paese e che per questo andrebbe sostenuta nella sua voglia di innovarsi e di crescere”.
“Da un lato – proseguono Decaro e Gnassi – si racconta di un’Italia come il Paese più bello del mondo, che può e deve vivere grazie al suo patrimonio storico, artistico e paesaggistico e per la sua capacità attrattiva e ricettiva, dall’altro questi annunci si smentiscono nei fatti, quando c’è da sostenere concretamente chi quel sistema turistico lo alimenta con la forza del proprio lavoro e dei propri investimenti, attraverso il sistema dell’accoglienza. I Comuni italiani – concludono – avevano sostenuto la misura e chiesto al governo che fosse inserita nel decreto, per dare anche un segnale positivo alle tante imprese della filiera turistico-ricettiva che in questi giorni stanno coraggiosamente provando a ripartire. Ci aspettiamo, ora, una proposta in sede di conversione parlamentare del decreto”.