La “Piattaforma cessione crediti” dell’Agenzia delle entrate è il passepartout per poter beneficiare subito di molte detrazioni fiscali, incluso il superbonus 110% o il bonus vacanze. Per capire meglio come funziona, l’Agenzia ha pubblicato una nuova guida aggiornata ad aprile 2021.
Tra le principali novità degli ultimi anni in materia di detrazioni fiscali, una delle più apprezzate da parte di cittadini ed imprese è stata sicuramente la possibilità di cedere il credito maturato nei confronti dello Stato ad un altro soggetto.
Recenti disposizioni normative hanno infatti introdotto nel nostro sistema tributario delle alternative all’utilizzo diretto, da parte dei beneficiari, delle detrazioni fiscali. Invece di aspettare la dichiarazione dei redditi, infatti, questa nuova disposizione permette al beneficiario della detrazione di usufruirne subito attraverso due opzioni, alternative tra loro: lo sconto in fattura o, appunto, la cessione del credito.
Tali opzioni non sono chiaramente disponibili per tutte le detrazioni fiscali esistenti. Ciò nonostante riguardano alcune misure (molte delle quali introdotte per affrontare la crisi Covid) particolarmente impattanti per i cittadini e le imprese italiane.
Per sfruttare tali possibilità è necessario che l’interessato lo comunichi all’Agenzia delle entrate, mediante l’invio telematico di un apposito modello nel quale esercitare l’opzione per lo sconto o la cessione.
Proprio per gestire al meglio le ulteriori cessioni di questi crediti, l’Agenzia delle entrate ha messo a punto un’apposita procedura web, denominata “Piattaforma Cessione Crediti”, nella quale far confluire tutti i vari passaggi dei crediti d’imposta “cedibili” a terzi.
Come illustrato nella guida, la Piattaforma può essere usata per cinque crediti. Per tre di loro, le informazioni sono già a disposizione dell’Agenzia e, pertanto, sono già visibili nella Piattaforma. Si tratta dei crediti relativi:
- Al bonus vacanze, di cui sono titolari le strutture ricettive, a seguito dell’applicazione dello sconto concesso al cliente;
- Alle spese di sanificazione e per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale (DPI), di cui sono titolari i soggetti che le hanno sostenute;
- Alle spese per l’adeguamento degli ambienti di lavoro, di cui sono titolari i soggetti che le hanno sostenute.
I titolari di questi crediti che accedono alla piattaforma dall’area riservata del sito dell’Agenzia per comunicarne l’eventuale cessione ad altri soggetti, li visualizzano quindi in modo diretto.
Altri crediti cedibili, invece, non sono noti all’Agenzia perché possono essere utilizzati dal titolare senza una preventiva comunicazione all’Agenzia stessa. Si tratta in particolare dei crediti relativi:
- Ai canoni dei contratti di locazione di botteghe e negozi o degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda, di cui sono titolari i locatari e gli affittuari;
- Alle detrazioni per superbonus e per altri interventi edilizi, di cui sono titolari i soggetti che hanno sostenuto le relative spese.
In questo caso, quindi, i dati del credito e la relativa cessione devono essere preventivamente comunicati dal titolare attraverso le apposite procedure presenti nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia. In questo modo il credito viene caricato nella piattaforma a nome del cessionario. A quel punto i cessionari dei crediti e i fornitori che hanno realizzato gli interventi possono:
- Confermare l’esercizio dell’opzione e accettare il credito;
- Comunicare l’eventuale ulteriore cessione del credito a soggetti terzi, in luogo dell’utilizzo in compensazione tramite modello F24.
I crediti accettati dai cessionari e dai fornitori – specifica chiaramente la guida – possono essere fin da subito ulteriormente ceduti a soggetti terzi (anche parzialmente e in più soluzioni), senza limiti sul numero di ulteriori cessioni praticabili.
Inoltre, dopo l’accettazione, i crediti sono visibili anche nel cassetto fiscale del cessionario e del fornitore e possono essere utilizzati, da subito, in compensazione tramite modello F24, a meno che le disposizioni di riferimento non prevedano diversamente.
Il funzionamento, insomma, una volta spiegato non è eccessivamente complicato. L’unica cosa da avere chiara in mente è che l’accettazione e il rifiuto non possono essere parziali e sono irreversibili.
Fonte: fasi.biz
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