Retribuzioni dei dipendenti pubblici: il rapporto semestrale dell’ARAN

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È on-line il nuovo Rapporto semestrale dell’Aran sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti.

Nella prima sezione di questo numero, viene proposta un’analisi sulle consistenze occupazionali, sui titoli di studio e sui posti occupati dai circa 1,2 milioni di dipendenti pubblici che svolgono funzioni amministrative e tecniche nella PA italiana.

Questo bacino professionale è stato “individuato” a partire dall’aggregato più ampio dei dipendenti pubblici (circa 3,2 milioni nel 2019), sottraendo alcuni gruppi con una più precisa caratterizzazione professionale, come medici ed infermieri, insegnanti e militari.

Si tratta del gruppo che rappresenta l’ossatura della macchina burocratica e amministrativa della pubblica amministrazione e che, presumibilmente, risulterà maggiormente coinvolto nell’attuazione, a livello amministrativo e gestionale, del PNRR.

Retribuzioni Dipendenti Pubblici: il rapporto semestrale dell’ARAN

L’analisi ha riguardato tre principali aspetti.

In primo luogo, le consistenze occupazionali ed il loro andamento negli ultimi 10 anni. Da questa prima parte dell’analisi, si vede un calo complessivo degli occupati su tutta la pubblica amministrazione (160.000 unità in meno di personale stabile dal 2009 al 2019), ma con andamenti differenziati tra i diversi settori istituzionali (per esempio, come evidenziato in tavola 1, ministeri, autonomie locali e sanità hanno avuto cali più sostenuti, mentre altri settori, come la scuola, mostrano un lieve aumento) e tra i diversi gruppi professionali (le diminuzioni maggiori riguardano proprio il gruppo degli “amministrativi e tecnici” ed i “dirigenti”, come mostrato in tavola 2).

Tavola 1- Distribuzione della forza lavoro della PA per settori istituzionali

Personale a tempo indeterminato, dirigenti a tempo determinato, docenti Scuola ed Afam a tempo determinato con contratto annuale o fino al termine delle attività didattiche

Tavola 2- Distribuzione della forza lavoro della PA per gruppi professionali

Personale a tempo indeterminato, dirigenti a tempo determinato, docenti Scuola ed Afam a tempo determinato con contratto annuale o fino al termine delle attività didattiche

In secondo luogo, l’analisi si è concentrata sulle posizioni di lavoro occupate dal gruppo degli “amministrativi e tecnici”: in mancanza di informazioni specifiche, che richiederebbero analisi di maggior dettaglio, si è semplicemente valutato quanti sono i posti occupati che richiedono la laurea (posti che, verosimilmente, corrispondono a mansioni e compiti di più elevato livello), quanti i posti che richiedono il diploma (mansioni con un livello medio di specializzazione), quanti i posti che richiedono la scuola dell’obbligo (mansioni con un livello basso di specializzazione).

I risultati dell’analisi condotta per l’anno 2019 sono sintetizzati nella successiva tavola 3.

Tavola 3 – Titolo di studio richiesto nelle posizioni di lavoro occupate dal gruppo degli Amministrativi e tecnici

Personale a tempo indeterminato, dirigenti a tempo determinato, docenti Scuola ed Afam a tempo determinato con contratto annuale o fino al termine delle attività didattiche

Infine, è stato analizzato un terzo aspetto: quali e quanti sono i titoli di studio effettivamente posseduti dalle persone (tavola 4).

Il confronto tra i titoli di studio richiesti ed i titoli di studio posseduti evidenzia che vi è un certo numero di diplomati che coprono posti che richiedono la laurea (lavoratori “undereducated”). Il disallineamento è più marcato per alcuni settori e meno per altri. Per un’analisi più approfondita delle cause di questo disallineamento si rinvia alla lettura del rapporto.

Tavola 4 – Titolo di studio effettivamente posseduti dal gruppo degli Amministrativi e tecnici

Personale a tempo indeterminato, dirigenti a tempo determinato, docenti Scuola ed Afam a tempo determinato con contratto annuale o fino al termine delle attività didattiche

In realtà, si osserva anche un fenomeno di segno opposto: lavoratori con laurea, soprattutto di più recente assunzione, che coprono posizioni per le quali è richiesto il diploma (lavoratori “overeducated”).

Per osservare meglio la “compresenza” dei due fenomeni la successiva tavola 5, mostra, nei vari settori, sia la quota percentuale dei lavoratori “undereducated” che dei lavoratori “overeducated”.

Tavola 5 – Matching educativo del personale amministrativo e tecnico

Personale a tempo indeterminato, dirigenti a tempo determinato, docenti Scuola ed Afam a tempo determinato con contratto annuale o fino al termine delle attività didattiche

La seconda sezione del Rapporto approfondisce, come di consueto, la dinamica registrata per le retribuzioni contrattuali dei settori pubblici e privati.

Si tratta di un focus specifico che prende in considerazione gli andamenti delle sole voci retributive con importi “tabellati” definiti nel contratto nazionale. Vi rientrano, ad esempio, oltre agli stipendi tabellari, elementi retributivi quali la retribuzione di posizione parte fissa, l’indennità di specificità medica, l’indennità di esclusività, l’indennità di vacanza contrattuale.

I dati delle retribuzioni contrattuali del settore privato e della pubblica amministrazione di questa sezione, sono aggiornati al comunicato stampa Istat del 29 aprile 2021, che riporta le informazioni del primo trimestre dell’anno.

ARAN Rapporto semestrale 2 2020

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