Organizzazione, prevenzione, gestione forestale. Sono le tre parole chiave del nuovo dossier Uncem sul “post-incendi”, nell’estate segnata dai roghi e dalla distruzione di foreste come mai prima. Un documento di trenta pagine e dieci punti, realizzato dall’Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani, con le proposte al Governo, al Parlamento alle Regioni su come gestire le emergenze ambientali nelle Alpi e negli Appennini.
I numeri di questa estate sono decisamente diversi. +256%. Tanto sono aumentati i roghi rispetto a un anno fa. Regione più colpita è stata la Calabria. 1 miliardo di euro il costo complessivo degli incendi, tra spegnimento, bonifica, ricostruzione. 400 gli incendi di grande dimensione, che hanno colpito cioè aree di oltre 30 ettari). 5400 gli ettari bruciati in una settimana nel solo Aspromonte, zona simbolo degli incendi dell’estate 2021.
“Gli incendi di questi ultimi mesi, in particolare tra luglio e agosto 2021 nelle Regioni appenniniche dalla Toscana alla Calabria, e in Sicilia e in Sardegna, hanno fatto spalancare la bocca con sorpresa a troppe donne e a troppi uomini delle Istituzioni. Sorpresi e non pronti – scrive l’Uncem troppi non sapevano che siamo un Paese di foreste. Un Paese forestale. Con oltre il 35% di superficie forestale”.
Non è questo un documento nel quale Uncem fa l’analisi di quel che è successo. Prova però a offrire alcuni strumenti che possano essere utili per leggi connesse al post-emergenza incendi boschivi; all’organizzazione del sistema di allarme ed estinzione nelle Regioni; alla valorizzazione del capitale sociale e umano sui territori per tutelare e gestire il capitale naturale. Dieci punti per lavorare su coesione e impegno degli Enti territoriali. Dagli AIB agli Accordi di Foresta, sino alle Green Communities e alle opportunità della Strategia forestale nazionale per gestire il patrimonio di boschi del nostro Paese.
da uncem.it
UNCEM-Dossier-Incendi-e-post-emergenza-pianificazione-forestale-agosto 2021