I sindaci delle città metropolitane potranno utilizzare oltre un miliardo di fondi europei aggiuntivi per interventi a sostegno della ripresa verde, digitale e resiliente.
Partito con una dotazione finanziaria di 858,9 milioni di euro, tra risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo sociale europeo (FSE) e relativo cofinanziamento nazionale, il PON Città metropolitane è stato istituito per sostenere gli obiettivi dell’Agenda urbana nazionale, secondo le indicazioni dell’Accordo di partenariato 2014-2020.
Il Programma operativo coinvolge 14 città metropolitane – Roma, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina, Palermo Torino, Genova, Milano, Bologna, Venezia, Firenze – e nella sua versione originaria prevedeva un’articolazione in cinque Assi:
- Asse 1 – Agenda digitale metropolitana – 151.98 milioni
- Asse 2 – Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana – 318.29 milioni
- Asse 3 – Servizi sociali inclusivi – 217.19 milioni
- Asse 4 – Infrastrutture per l’inclusione sociale – 169.75 milioni
- Asse 5 – Assistenza tecnica – 35.71 milioni.
Grazie a React-EU, il nuovo strumento previsto da Next Generation EU per dare continuità agli interventi della Politica di Coesione nel passaggio tra la vecchia programmazione e il ciclo 2021-27 dei fondi strutturali e nel contesto della crisi Covid, il PON Metro si arricchisce di tre nuovi Assi programmatici, finanziati con oltre un miliardo di euro.
Come i fondi React-EU cambiano il PON Metro 2014-2020
Con la Decisione assunta il 9 agosto scorso la Commissione europea ha approvato la riprogrammazione del PON Metro alla luce delle risorse addizionali pari a un miliardo e 120.070.283 euro provenienti dalla quota italiana di React-EU, che vale complessivamente 13,5 miliardi. Risorse che saranno concentrate su due nuovi Assi tematici (6 e 7) e su un nuovo Asse di assistenza tecnica (Asse 8).
La nuova configurazione del PON Metro prevede quindi:
- Asse prioritario 1 “Agenda digitale metropolitana” del FESR;
- Asse prioritario 2 “Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana” del FESR;
- Asse prioritario 3 “Servizi per l’inclusione sociale” del FSE;
- Asse prioritario 4 “Infrastrutture per l’inclusione sociale” del FESR;
- Asse prioritario 5 “Assistenza tecnica” del FESR;
- Asse prioritario 6 “Ripresa verde, digitale e resiliente (REACT-EU FESR) del FESR REACT-EU;
- Asse prioritario 7 “Ripresa sociale, economica e occupazionale (REACT-EU FSE)” del FSE REACT-EU;
- Asse prioritario 8 “Assistenza tecnica REACT-EU” del FESR REACT-EU.
Più in dettaglio, il nuovo Asse 6, dedicato alla Ripresa verde, digitale e resiliente, è sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e può contare complessivamente su 920 milioni di euro per interventi in materia di servizi digitali, miglioramento della qualità dell’ambiente, adattamento ai cambiamenti climatici, risparmio e efficientamento energetico, ripristino di aree urbane degradate, forestazione urbana, economia circolare, mobilità sostenibile, ecc.
All’Asse 7, finanziato con 80 milioni provenienti dal Fondo sociale europeo, invece fanno riferimento interventi per la Ripresa sociale, economica e occupazionale, tra cui iniziative di sostegno a soggetti più fragili e maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia.
Circa 120 milioni vanno infine al nuovo Asse 8 Assistenza tecnica React-EU, per il finanziamento, con risorse FESR e del cofinanziamento nazionale, delle attività di monitoraggio, sorveglianza, comunicazione e valutazione dei progetti.
da fasi.eu e ec.europa.eu