È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto-legge n. 120-2021 con le “Disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi e altre misure urgenti di protezione civile”. Le risorse serviranno ad esempio per realizzare vasche di rifornimento idrico, postazioni di atterraggio dei mezzi di soccorso e per la manutenzione di boschi e aree periurbane. All’istruttoria delle domande dei Comuni parteciperanno anche le Regioni. Si tratta di interventi e modifiche normative volte a rafforzare le azioni di prevenzione degli incendi boschivi e migliorare le capacità di lotta attiva agli incendi.
Tra le misure figura anche lo stanziamento di 100 milioni di euro nel triennio 2021-2023, con cui saranno attuate le misure per le aree interne promosse dalla ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna.
Più nello specifico, lo stanziamento è previsto all’articolo 4 del dl 120-2021 che infatti, oltre a prevedere l’invio delle revisioni annuali dei piani regionali al Dipartimento della protezione civile, contiene anche le disposizioni sull’allocazione delle risorse ai Comuni.
La dotazione – 100 milioni di euro spalmati in tre anni – è destinata infatti al finanziamento in favore degli enti territoriali per interventi volti a “prevenire gli incendi boschivi nelle aree interne del Paese in cui il rischio di incendio è elevato (…) tenendo conto di quanto previsto dalle classificazioni di carattere regionale elaborate nell’ambito dei Piani antincendio boschivi approvati dalle Regioni”.
Cinque le tipologie di interventi che potranno essere realizzati:
- Il contrasto all’abbandono di attività di cura del bosco;
- La previsione di postazioni di atterraggio dei mezzi di soccorso;
- La realizzazione di infrastrutture, quali vasche di rifornimento idrico utili ad accelerare gli interventi di spegnimento degli incendi, vie di accesso e tracciati spartifuoco;
- Le misure per consentire il passaggio dei mezzi di spegnimento;
- La realizzazione di attività di pulizia e manutenzione delle aree periurbane, finalizzate alla prevenzione degli incendi.
Per evitare ritardi e lungaggini di ogni sorta nella realizzazione delle opere, il decreto ha anche stabilito che l’approvazione del progetto definitivo equivarrà a dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dei lavori.
Per quanto riguarda invece le richieste di interventi avanzate dai Comuni interessati (inclusi quelli delle isole minori), il dl Incendi ha previsto che le istanze saranno valutate nell’ambito di un’istruttoria a cui prenderanno parte le Regioni, il Dipartimento per la Protezione civile e i Ministeri competenti.
Oltre allo stanziamento dei 100 milioni di euro, il decreto ha anche ridisegnato la governance della prevenzione incendi, prevedendo anche un potere sostitutivo delle Regioni nel caso in in cui Comuni non provvedano ad aggiornare il catasto dei terreni incendiati.
Alla Protezione civile spetta invece la redazione di un Piano Nazionale triennale di aggiornamento tecnologico delle azioni di prevenzione e lotta attiva agli incendi, a cui sono dedicate specifiche risorse per acquisire altri mezzi operativi.
Previsto infine anche un inasprimento delle pene per reati, nonché il vincolo per i Programmi Operativi Nazionali approvati nell’ambito della programmazione dei Fondi strutturali europei 2021-2027 e finalizzati nello specifico a tutelare la sicurezza e l’incolumità dei territori e delle persone a tenere conto anche dell’esigenza di dotare di dispositivi di videosorveglianza i Vigili del Fuoco, le forze armate e le forze dell’ordine impegnate nella prevenzione e nello spegnimenti degli incendi boschivi, così da facilitare la rilevazione di focolai.
da fasi.eu