Zaki. A Bologna il presidio di Amnesty International per chiedere la sua liberazione: “La politica agisca”. Il processo riprenderà il 28 settembre

Centinaia di persone si sono radunate sul ‘Crescentone’ in Piazza Maggiore, a Bologna, per il presidio organizzato da Amnesty International a sostegno di Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna detenuto in custodia preventiva per 19 mesi e imputato, in Egitto, con l’accusa di diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese. Nella piazza principale della città emiliana – dove sventolano uno striscione giallo con il logo di Amnesty International e uno con la scritta ‘Libertà per Patrick’ – hanno preso la parola, tra gli altri, la presidente del Consiglio studentesco dell’Ateneo, Anna Zanoli, la responsabile di Amnesty International Emilia-Romagna, Francesca Mazzotti e l’artista Alessandro Bergonzoni. Presente anche il leader delle Sardine e candidato nella lista del Pd alle prossime elezioni comunali di Bologna, Mattia Santori. Unanime la richiesta di liberazione e di intervento da parte delle istituzioni per il ricercatore.

Il processo a Patrick Zaki è stato aggiornato al 28 settembre: lo studente egiziano dell’università di Bologna rimarrà in carcere fino a quella data. L’annuncio, come ha testimoniato l’ANSA sul posto, è stato dato da un poliziotto al termine della prima udienza del processo che si svolge a Mansura. La legale di Patrick, Hoda Nasrallah, nel confermare la data all’ANSA, non ha saputo precisare se il suo difeso venga portato indietro al carcere di Torah, al Cairo, o in qualche prigione di Mansura.

 

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