Smart working e dipendenti della Pubblica amministrazione: dal 15 ottobre il lavoro in presenza di nuovo modalità ordinaria

Con il D.p.c.m. del 23 settembre 2021, che pubblichiamo, si sancisce il superamento della modalità di utilizzo del lavoro agile nel periodo emergenziale, come una delle modalità ordinarie dello svolgimento della prestazione lavorativa. All’articolo 1 stabilisce che a decorrere dal 15 ottobre 2021 la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle p.a. sarà quella svolta in presenza.

Il rientro in presenza per il lavoratori della p.a., come specificato nello stesso decreto, è reso possibile dall’estensione (con il d.l. 127/2021) dell’obbligo della certificazione verde anche ai lavoratori del settore pubblico che incrementa l’efficacia delle misure di contrasto al Covid-19 ed è motivato dalla necessità di “sostenere cittadini e imprese nelle attività connesse allo sviluppo delle attività produttive e all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e che a tale scopo occorre consentire alle amministrazioni pubbliche di operare al massimo delle loro capacità”.

Il D.p.c.m. prevede che le p.a. diano attuazione al rientro ordinario in presenza dei propri dipendenti nel rispetto delle misure sanitarie anti-Covid-19 impartite dalle competenti autorità.

La Funzione pubblica ha reso noto che per fornire a tutte le p.a. una cornice omogena di condotte e di risorse strumentali, attraverso le quali dare piena attuazione al rientro in presenza, sono in via di adozione specifiche linee guida che saranno emanate in tempo utile per consentire un ordinato rientro dei dipendenti pubblici.

In tale documento saranno indicati gli strumenti tecnologici necessari all’implementazione delle piattaforme digitali per la verifica del green pass e saranno fornite indicazioni procedurali per la gestione del personale, soprattutto in fase di prima attuazione dell’obbligo.

Inoltre, per evitare di concentrare l’accesso al luogo di lavoro nella stessa fascia oraria o di ingolfare i trasporti pubblici nelle ore di punta, sarà consentita una più ampia flessibilità degli orari di ingresso e di uscita.

Sarà a tal fine emanato anche un D.m. che stabilirà, nelle more della sottoscrizione del ccnl, in materia di lavoro agile in discussione tra Aran e organizzazioni sindacali, che l’accesso a tale modalità di lavoro avverrà unicamente previa stipula dell’accordo individuale e subordinatamente all’esistenza delle seguenti condizioni:

  • non dovrà in alcun modo pregiudicare o ridurre la fruizione dei servizi resi all’amministrazione a favore degli utenti;
  • l’amministrazione dovrà disporre di una piattaforma digitale o di un cloud o comunque di strumenti tecnologici idonei a garantire la sicurezza delle comunicazioni tra lavoratore e amministrazione;
  • dovrà essere previsto un piano di smaltimento degli arretrati e dovranno essere forniti al personale i devices necessari.

Queste modalità attuative confluiranno strutturalmente nella sezione del Piano integrato della pubblica amministrazione (PIAO, introdotto dal D.L. 80/2021) destinato ad assorbire i contenuti del POLA e che fornirà a tutte le p.a., a partire dal 31 gennaio 2022, uno strumento di semplificazione e di pianificazione delle attività e delle strategie da porre in essere.

La Funzione pubblica ha inoltre reso noto che “il quadro sopra delineato sarà completato, entro poche settimane, dalla disciplina in materia di lavoro agile che Aran e sindacati stanno elaborando nell’ambito del tavolo contrattuale in corso e che, al momento, vede già discussi e approvati i seguenti temi: la definizione di lavoro agile; l’accesso; l’accordo individuale; relazioni sindacali; fasce di contattabilità e disconnessione; trattamento economico”.

 

da self-entilocali.it

DPCM-23.9.2021-Brunetta-smart-working

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