Cop 26. Mantenere raggiungibile l’obiettivo clima 1.5°: le conclusioni del Consiglio dell’Ue

Il Consiglio dell’Ue, ha assunto le proprie conclusioni in vista della Cop 26 sul clima che si terrà a Glasgow. Nel documento richiama il più recente rapporto Ipcc pubblicato ad agosto esprimendo profonda preoccupazione dall’evidenza dei senza precedenti e irreversibili cambiamenti nel sistema climatico in tutte le regioni del mondo, che confermano inequivocabilmente l’influenza umana nel riscaldamento dell’atmosfera, dell’oceano e della terra. Riconosce la necessità di rispondere a questi fenomeni con estrema urgenza. Il Consiglio rimarca i co-benefici economici delle misure di contrasto ai cambiamenti climatici: investendo in innovazione e posti di lavoro verdi, tutte le società possono beneficiare di una transizione giusta ed equa verso un nuovo modello economico verde. Ed evidenzia come l’Agenda 2030 sia collegata e intrecciata con le azioni per il clima.

Il Consiglio riconosce l’importanza del forte richiamo all’impegno da parte della società civile, in particolare da parte delle bambine/i e dei giovani, che pongono la questione su di un piano di equità intergenerazionale. In questo contesto evidenzia l’importanza della partecipazione pubblica e dell’impegno attivo e della necessità di consentire l’accesso alle informazioni nella pianificazione e nello sviluppo delle azioni.

Il Consiglia riafferma che gli impegni dell’Ue al 2030 sono contenuti nel pacchetto “pronti per il 55%” recentemente adottato, esprimendo però preoccupazione per il fatto che con gli impegni attualmente assunti dagli altri Paesi, le attuali traiettorie delle emissioni di gas a effetto serra sono ancora lontane da quanto richiesto per raggiungere gli obiettivi a lungo termine dell’accordo di Parigi.

Sostenendo che gli sforzi globali di mitigazione devono essere aumentati in modo significativo, richiama la sua posizione sull’adattamento che approva le proposte contenute nella strategia adottata dalla Commissione e l’integrazione nella stessa anche della dimensione internazionale e dell’aiuto ai Paesi in via di sviluppo.

Il Consiglio conclude auspicando l’adozione di un risultato di Glasgow completo ed equilibrato che assicuri una risposta globale ambiziosa al cambiamento climatico, mantenendo così raggiungibile l’obiettivo di 1,5°C, in linea con l’accordo di Parigi e alla luce della scienza, in particolare del più recente rapporto Ipcc.

da asvis.it

Consiglio UE-Cop26_ST_12594_2021_INIT_en

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