Pubblica amministrazione, arriva il «lavoro da remoto» con vincolo di orario e di sede

Foto di Vinzent Weinbeer da Pixabay

Nell’organizzazione del pubblico impiego entra anche il «lavoro da remoto»; una forma meno evoluta di lavoro agile, che potrà essere effettuata da casa o da un’altra sede (per esempio spazi di coworking) individuata nell’accordo individuale senza però modificare gli obblighi legati all’orario di lavoro. Questa opzione si affiancherà allo Smart Working vero e proprio, che potrà essere svolto «con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro», ma solo dove le amministrazioni saranno in grado di fissare in modo puntuale i target individuali. E di misurarli.

Il doppio modello di lavoro a distanza prende forma nella nuova bozza di contratto delle Funzioni centrali (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici) che l’Aran ha presentato ieri ai sindacati.

da ntplusentilocaliedilizia.ilsole24ore.com

Lavoro da remoto – ipotesi CCNL – Bozza

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