Asili e legge di bilancio. Per la prima volta si indica e si finanzia il Livello essenziale delle prestazioni (LEP)

Il testo del disegno di legge di Bilancio per l’anno 2022 contiene una svolta storica a vantaggio dei diritti dei cittadini meridionali e delle altre zone d’Italia più svantaggiate. Per la prima volta, infatti, si indica e si finanzia il Livello essenziale delle prestazioni (LEP) su asili nido e trasporto degli studenti disabili che ciascun Comune dovrà raggiungere entro il 2027. Sarà la prima legge dello Stato che attuerà di fatto quanto scritto nell’articolo 117 della Costituzione e precisato nella legge delega sul federalismo fiscale del 2009.

Dopo 13 anni, si iniziano a stabilire a partire da queste due materie i servizi e le prestazioni in materia sociale che devono essere garantiti in tutto il Paese, senza differenze territoriali, né di natura socio-economica. Si supera il principio della spesa storica come criterio di distribuzione dei fondi e si inizia a ricucire il Nord e il Sud, le aree più urbanizzate e quelle interne, impedendo che solo i Comuni con maggiori risorse proprie siano in grado di fornire ai cittadini i servizi essenziali.

Il testo prevede di destinare alle regioni a Statuto ordinario, alla Sicilia e alla Sardegna risorse finalizzate a incrementare il numero di posti disponibili negli asili nido, fino a raggiungere nel 2027 il livello minimo garantito del 33% di posti (incluso il servizio privato) per ciascun Comune o bacino territoriale, in rapporto alla popolazione di età compresa tra i 3 e i 36 mesi.

Le risorse previste a questo scopo sono pari a 120 milioni di euro per il 2022, 175 milioni per il 2023, 230 milioni per il 2024, 300 milioni per il 2025, 450 milioni per il 2026 e 1.100 milioni a decorrere dal 2027.

Per incrementare la percentuale di studenti disabili di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado ai quali è garantito il trasporto per raggiungere le scuole, si assegnano ai Comuni 30 milioni di euro per l’anno 2022, 50 milioni per il 2023, 80 milioni per il 2024, 100 milioni per il 2025 e la stessa cifra per il 2026, 120 milioni annui a partire dal 2027. Le previsioni effettuate consentono di stimare da subito un sostanzioso aumento del numero di studenti che potranno usufruire del servizio: rispetto ai 15.193 utenti dell’anno 2018, il 2022 dovrebbe vedere un incremento di oltre 7.200 studenti; il 2023 di 12.000 circa; il 2024 di 19.300; il 2025 e 2026 di 24.000 l’anno, fino a un aumento di 29.000 posti circa a partire dal 2027.

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