La tutela dell’ambiente in Costituzione, via libera dal Parlamento. Plauso di ALI

La Camera dei deputati ha votato in via definitiva la Proposta di legge costituzionale che inserisce la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi fra i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica italiana.

Il provvedimento modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione e incide direttamente sullo Statuto delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di tutela degli animali.

L’Articolo 9 fa parte degli articoli “fondamentali” della Costituzione. In esso era già contenuta la tutela del patrimonio paesaggistico e del patrimonio storico e artistico della Nazione, con la riforma si attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e viene specificato esplicitamente un principio di tutela per gli animali.

La modifica all’articolo 41, invece, sancisce che la salute e l’ambiente siano paradigmi da tutelare da parte dell’economia, al pari della sicurezza, della libertà e della dignità umana. E lo stesso articolo modificato sancisce anche come le istituzioni, attraverso le leggi, i programmi e i controlli, possano orientare l’iniziativa economica pubblica e privata non solo verso fini sociali ma anche verso quelli ambientali.

Gli articoli della Costituzione modificati (in corsivo-grassetto le modifiche approvate):

Articolo 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Articolo 41

L’iniziativa economica privata è libera.

Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.

Le modifiche introdotte dal Progetto di legge costituzionale approvato, infine, stabiliscono una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali negli Statuti speciali delle Regioni Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta e delle Provincie del Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia.

“È sicuramente una pagina storica del nostro Paese – lo affermano ALI con una nota di Valerio Lucciarini De Vincenzi, direttore – lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica devono essere al centro della ripartenza post Covid. È il tema strategico per l’Europa e per l’Italia, per uscire meglio dalla pandemia (resilienza trasformativa), per migliorare la qualità di vita delle persone e delle comunità locali, salvaguardare il benessere dell’umanità e del Pianeta, delle generazioni di oggi e quelle di domani”.

“Per la Rete dei Comuni Sostenibili, per tutte le Città e i Comuni aderenti, questo passaggio rappresenta un’ulteriore conferma dell’utilità e della necessità del progetto per cui è nata l’Associazione – prosegue la nota – accompagnare città e comuni al raggiungimento e alla “territorializzazione” di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

I governi locali sono fondamentali per raggiungere più di 100 dei 169 targhet di Agenda 2030 (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), ma i Comuni hanno bisogno di essere accompagnati, supportati e sostenuti.

Oggi il processo di trasformazione verso lo sviluppo sostenibile (ambientale, economico e sociale) è sostenuto da una legislazione coerente (Unione europea, Stato italiano e Regioni) e importanti opportunità di finanziamento.

Infine, c’è tanto anche di noi in questo momento storico per l’Italia. ALI Autonomie Locali Italiane che ha promosso la “Rete dei Comuni Sostenibili” è da anni aderente all’ ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile. Proprio all’ASviS, il più grande network italiano sui temi della sostenibilità, vogliamo esprimere il nostro ringraziamento per l’impegno profuso in questi anni di attività.

In particolare, ai presidenti Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, così come al Ministro Enrico Giovannini già fondatore e portavoce di ASviS, per dato nel tempo un grande impulso per il raggiungimento di questo obiettivo e per la diffusione della cultura della sostenibilità in Italia.

Per noi questo traguardo rappresenta un nuovo punto di partenza per fare ancora di più e meglio attraverso il protagonismo dal basso dei territori, delle città e dei comuni, delle comunità locali per vincere insieme la sfida della sostenibilità”.

Modifiche agli artt. 9 e 41 della Costituzione, scheda Camera

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