L’obiettivo è quello di creare presupporti durevoli per la diffusione e la promozione della cultura e della rigenerazione territoriale coniugate al potenziamento del ruolo dello sport. Attraverso il miglioramento di strutture sportive e parchi cittadini e il recupero delle aree urbane, si vuole agevolare le comunità più indigenti, garantire il diritto allo sport alle fasce deboli e favorire l’integrazione sociale, specialmente nelle aree svantaggiate e zone più degradate, sia urbane che rurali. In tal modo si vuole inoltre rafforzare la capacità di resilienza economica e sociale e di mitigazione dell’impatto della crisi indotta dal perdurare della pandemia da Covid-19.
La sottosegretaria ha svolto l’audizione della Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega per lo sport, Valentina Vezzali, a svolto l’audizione in Commissione Cultura della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L’audizione si può seguire al link https://webtv.camera.it/evento/20014.
Il programma “Sport e inclusione sociale” del Pnrr si baserà su tre cluster di intervento:
- Il primo e più rilevante prevede la realizzazione di più impianti sportivi, cui sono destinate almeno il 50% delle risorse stanziate dalla Commissione, per un totale quindi di almeno 350 milioni di euro.
- Il secondo cluster include invece la rigenerazione di impianti esistenti, cui sono assegnati 188 milioni di euro.
- Il terzo riguarda, infine, la creazione o la rigenerazione di impianti esistenti delle Federazioni Sportive”, ha spiegato la Vezzali nel corso della sua audizione.
I primi due interventi saranno destinati ai Comuni capoluoghi di provincia e di Regione, con popolazione residente superiore ai 20.000 abitanti e ai Comuni con una popolazione residente superiore ai 50.000 abitanti.
Per il terzo cluster le risorse, pari a 162 milioni di euro, verranno destinate agli interventi proposti dai Comuni che dimostreranno la sussistenza di un particolare interesse da parte di una o più Federazioni Sportive.
Nell’utilizzare i fondi del Pnrr destinati allo sport l’Italia è stata sottoposta a dei vincoli, come la realizzazione di almeno 100 nuovi impianti entro il 2026.
L’Unione europea impone il vincolo del 50% per nuovi impianti e il 40% al Sud.