Assemblea nazionale ALI, Toccare l’Italia che cambia: le conclusioni con Gelmini, Zingaretti e Ricci

Si è conclusa  l’Assemblea annuale di ALI 2022 con gli interventi di Nicola Zingaretti, Presidente Regione Lazio, Mariastella Gelmini, Ministra per gli Affari Regionali e Matteo Ricci, Presidente ALI e Sindaco di Pesaro. Ha coordinato i lavori Agnese Pini, direttrice de La Nazione. Una due giorni intensa e ricca di riflessioni e approfondimenti a cui hanno partecipato tantissimi amministratori locali che hanno apportato contributi e energie per ripensare al futuro del Paese.

Maria Stella Gelmini ha espresso apprezzamento per la campagna ‘Adotta un Comune’ lanciata da Ali per sostenere le citta’ ucraine. “Siamo consapevoli che e’ solo attraverso questa sinergia, questa leale collaborazione – ha detto – che possiamo far fronte ad un flusso migratorio che ancora oggi non siamo in grado di quantificareper quello che sara’ il futuro”

La Ministra ritiene che l’accoglienza “e’ una tematica estremamente complessa rispetto alla quale il  governo ha la consapevolezza che probabilmente le risorse che fino ad oggi abbiamo stanziato non sono sufficienti”. “Abbiamo la consapevolezza – ha aggiunto – che gran parte del peso di questa situazione grava sugli enti locali. C’e’ pero’ da parte nostra e da parte ovviamente non solo del governo ma anche della Protezione Civile la volonta’ di ascoltare il punto di vista dei sindaci”.

Da Gelmini arriva l’impegno a mettere a punto un modello di accoglienza e di integrazione e un attenzione particolare deve essere data alla salvaguardia dei minori non accompagnati.

“Bene ha fatto il ministero dell’Interno a nominare un commissario per minori non accompagnati. Ci è stato segnalato un problema normativo: spesso questi minori non sono accompagnati dai genitori, ma in realtà arrivano con un lontano parente, con un fratello, uno zio, una nonna. Bisogna evitare di tranciare questi legami familiari, che non sono genitoriali ma sono comunque importanti. Forse si porrà la necessità di modificare la nostra normativa, al fine di riconoscere e salvaguardare questi rapporti familiari” ha detto la ministra degli Affari regionali.

“Noi siamo orientati alla spesa sociale non a quella militare, ma è chiaro che c è un invasore e un popolo oppresso che sta resistendo e l’idea che l’italia si giri dall’altra parte sarebbe stata scandalosa e non va nella direzione di lavorare per la pace- ha detto Matteo Ricci  sottolineando che “È stata una scelta dolorosa dunque, ma giusta. E il problema è che c’è  stato un aumento delle spese militari dei singoli paesi senza una politica comune di difesa europea. E’ ora che l’Europa faccia passi in avanti, è il momento di rilanciare un grande progetto politico, gli Stati uniti d’Europa”

“Abbiamo vissuto nell’illusione che le democrazie liberali fossero la maggioranza, ma non avremmo mai pensato che i Paesi segnati da un ‘deficit’ democratico, potessero infrangere le regole di diritto internazionale e di convivenza tra Stati” ha aggiunto Ricci.

Sul tema accoglienza “Il Governo ci aiuti nell’operazione ‘Comune adotta Comune’ che vuole costruire un legame durevole tra territori italiani e loro “vicini” ucraini, di modo che dall’emergenza si possa poi passare a un supporto per la ricostruzione. Sarebbe molto bello accadesse” ha detto Ricci.

Sulla capacità di mettere a terra gli interventi previsti dal Pnrr Ricci evidenzia che”Forse sul Pnrr un ragionamento va fatto in maniera pragmatica, forse non riusciremo a spendere tutte queste risorse. C’è una parte a fondo perduto e una parte a debito. Su quella a fondo perduto non possiamo perdere un euro, sarebbe un peccato mortale. Convertire o chiedere di convertire la parte a debito per affrontare l’emergenza energetica potrebbe essere un ragionamento di buon senso italiano ed europeo. Non possiamo pensare di correre e poi vedere che una parte comunque non la spendiamo, dobbiamo essere realistici”.

Zingaretti  sulla questione dell’accoglienza ha detto che  “Vedremo come coprire le spese per i profughi, ma ora la cosa più importante è accogliere e accogliere con il massimo della disponibilità in termini numerici, e anche in termini purtroppo di prospettiva”. “Ho la sensazione che ancora non ci sia pienissima consapevolezza della tragedia che sta vivendo il mondo dopo l’invasione di Putin”, ha aggiunto. Secondo Zingaretti è necessario “predisporre, e noi lo stiamo facendo, un’accoglienza che oltre alla residenza si preoccupi dell’inserimento dei ragazzi nei cicli formativi, per la sanità, per la cura a tutti coloro che hanno bisogno, e anche, tutti ci auguriamo che tuto finisca presto, affrontare il tema dell’inserimento lavorativo perché questo significa fare la differenza. Poi gli aspetti sul ‘come’ si risolveranno, ma è evidente che l’enormità di quanto sta avvenendo deve mettere in primo piano innanzitutto questa dimensione dell’accoglienza”.

Precedente

Sanità, Coordinamento Consiglieri regionali Ali: “Appello al Ministro Speranza per sanità pubblica più forte e moderna”

Successivo

Matteo Ricci: “Il Governo aiuti i Comuni nella gestione dell’accoglienza e ricostruzione”