Accoglienza dei profughi dall’Ucraina. Il protocollo e le linee guida per l’uso dei beni confiscati alle mafie e assegnati ai comuni

Pubblichiamo il protocollo e le relative linee guida per accedere alle risorse per utilizzo beni confiscati alle mafie assegnati ai comuni, come da censimento fatto dalle prefetture, da utilizzarsi per l’accoglienza dei profughi ucraini anche per ampliamento posti SAI destinati ad ucraini. Il protocollo è sottoscritto dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, dal Ministero dell’interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, dall’Autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale “Legalità” e relativo Programma Operativo Complementare “Legalità” e dall’Autorità Responsabile del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) di cui al regolamento Ue 514/2014.

Il protocollo, in particolare, consente l’utilizzo sia degli immobili in gestione all’Agenzia – in precedenza stimati in 234 beni tra strutture abitative e ricettive), sia di quelli già trasferiti ai comuni ma non ancora utilizzati (388 immobili).

Nel primo caso, le linee guida prevedono che il direttore dell’Agenzia, con proprio decreto, metta a disposizione dei prefetti i beni immediatamente disponibili o in un tempo stimato di 15 giorni in seguito alle attività di verifica svolte dalle prefetture interessate e sulla base dell’elenco proposto dalla stessa Agenzia. Nelle strutture assegnate le prefetture potranno realizzare dei centri di accoglienza straordinaria (Cas) con la sottoscrizione di accordi di collaborazione con le amministrazioni comunali o individuando un ente gestore per l’affidamento dei servizi di accoglienza.

Per gli immobili già destinati ai comuni, l’Agenzia provvederà a trasmettere alle prefetture e all’Anci l’elenco dei beni potenzialmente fruibili per l’accoglienza dei profughi ucraini, individuati a seguito della ricognizione svolta in raccordo tra prefetture e enti locali titolari. I comuni potranno usarli nell’ambito di accordi di collaborazione per l’attivazione di centri di accoglienza straordinaria, oppure mediante sottoscrizione di accordi di partenariato con enti del Terzo settore. In caso di stabile destinazione del bene alle finalità di accoglienza e integrazione, i comuni potranno partecipare ai bandi del ministero dell’Interno per la selezione di progetti finanziati a valere sul Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo per l’implementazione del Sistema di accoglienza e integrazione

da interno.gov.it

Protocollo beni confiscati 25 marzo 2022

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Avviso_Beni confiscati alla mafie

 

 

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