Il Senato ha approvato, in terza lettura, il disegno di legge delega sul codice dei contratti pubblici, nel testo varato con modifiche dalla Camera lo scorso 24 maggio. Il governo ha ora sei mesi di tempo per scrivere le nuove regole sugli appalti, nel rispetto dei principi indicati nella legge delega. Una volta definito e in vigore, il nuovo codice dei contratti sostituirà l’attuale decreto legislativo n. 50/2016.
Tra i principi più rilevanti della legge delega:
- la qualificazione e riduzione delle stazioni appaltanti;
- il rafforzamento delle funzioni di vigilanza e assistenza alla Pa da parte dell’Autorità Anticorruzione;
- misure per favorire la partecipazione delle micro e Pmi e l’aggregazione di impresa;
- misure per la semplificazione degli appalti di valore inferiore alla soglia comunitaria;
- obbligo di prevedere nei bandi un meccanismo di revisione dei prezzi;
- misure per garantire il rispetto di criteri di responsabilità energetica e ambientali; divieto di prestazioni professionali gratuite a favore della Pa;
- semplificazioni delle procedure sull’approvazione dei progetti;
- revisione e qualificazione degli operatori economici;
- ridefinizione della disciplina sulle varianti in corso d’opera.
Nella scheda allegata una maggiore informazione sui contenuti del disegno di legge delega approvato.