Si è svolto oggi a Roma l’evento di chiusura del progetto Ladis – Local Administrations against stereotypes and Islamophobia, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma “Diritti, Uguaglianza, Cittadinanza”.
Un’iniziativa di ALI, Autonomie Locali Italiane, in collaborazione con Leganet, Studio Come, Progetto Aisha e Coreis.
Obiettivo del progetto è contrastare la discriminazione nei confronti dei musulmani, in particolare delle donne, sviluppando percorsi e strumenti di sensibilizzazione e formazione per amministratori locali e professionisti dei servizi pubblici territoriali attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità e delle associazioni di donne musulmane.
Tre gli step principali: attività di ricerca sulle politiche anti-discriminazione a livello locale, con particolare riferimento alle persone e alle donne di religione islamica; percorsi di capacity building rivolti ad amministratori locali con il coinvolgimento diretto delle comunità islamiche e delle associazioni di donne musulmane in aree italiane in cui è maggiore la presenza di musulmani; attività di comunicazione, con eventi e kit di strumenti di comunicazione dedicati alle politiche contro per sensibilizzare la rete di operatori e amministratori, i primi responsabili del territorio, un target strategico per tracciare buone prassi e un approccio privo di stereotipi.
“A partire dal mio Comune, Pesaro, fino alle altre città, vogliamo continuare questo grande lavoro che è stato compiuto con il progetto Ladis – ha dichiarato Matteo Ricci, Presidente nazionale di Ali – e proseguire in una direzione di sempre maggiore integrazione tra le diverse comunità presenti sui territori. Va fatto un grande lavoro nelle scuole, è fondamentale educare innanzitutto i bambini, che sono il futuro, alla comprensione delle altre culture e al rispetto anche delle diverse identità territoriali e religiose. Confidiamo nella capacità degli insegnanti ma è fondamentale il ruolo degli enti e una collaborazione costante tra associazioni ed enti locali sui territori. Il progetto Ladis ha consentito di moltiplicare buone prassi in giro per l’Italia, ci sono tanti sindaci che cercano di alzare l’asticella del livello di civiltà delle loro città. Ali sarà in prima linea su un tema caldo in Parlamento, quello dello ius scholae, protagonista di questa battaglia per il riconoscimento di un diritto dovuto, coinvolgendo gli amministratori locali per far sì che ogni comunità si senta un’unica comunità, pur nelle diversità di chi la vive”.