Assemblea Ali Piemonte: sindaci e amministratori locali fanno il punto su idee, proposte e sfide dei prossimi mesi

Si è svolta ieri, a Torino, nella Sala dei Consiglieri di Palazzo Cisterna, l’Assemblea di ALI Piemonte. Ai lavori sono intervenuti: Gian Luca Vignale, Capo di Gabinetto del Presidente della Regione Piemonte;  Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino e Città Metropolitana di Torino; Federico Borgna, Presidente ALI Piemonte; Loredana Devietti, Vicepresidente Vicario ALI Piemonte e Sindaco di Ciriè; Valerio Lucciarini De Vincenzi, Presidente della Rete dei Comuni Sostenibili; Antonio Ferrentino, Presidente Associazione Città del Bio; Elena Piastra, Responsabile Ali Nazionale per le Città Medie, Vicepresidente ANCI Piemonte e Sindaco di Settimo Torinese; Giulia De Grandi, Direttrice Ali Piemonte, che ha moderato il dibattito tra gli amministratori.

A chiudere i lavori dell’Assemblea, il Presidente nazionale di Ali e Sindaco di Pesato, Matteo Ricci che ha fatto il punto su sfide, problemi e opportunità, idee, proposte e impegni dell’associazione nei prossimi mesi.

«Stiamo vivendo un momento molto complesso, c’è molta preoccupazione tra i sindaci e gli amministratori per i problemi legati all’inflazione. In poco più di anno, da quando cioè è stato approvato il Pnrr, è salita dall’1% al 7-8%. E anche gli stipendi delle famiglie e dei cittadini non bastano più per arrivare alla fine del mese; le famiglie sono in crisi e la povertà in Italia sta aumentando», ha sottolineato Ricci, che ha poi ricordato come su questo tema il Dl Aiuti sia stato necessario e utile, «ma non è sufficiente – ha aggiunto –. I costi dell’illuminazione pubblica, per fare un esempio, sono aumentati tantissimo, e in generale i bilanci dei Comuni sono in sofferenza. Sul Pnrr abbiamo anche il problema del personale, che manca, per fare e gestire i bandi, e sugli investimenti si ha una situazione paradossale, una forte disparità tra la parte corrente e la parte in conto capitale (che è quella degli investimenti). C’è anche grande difficile per trovare chi esegue i  lavori pubblici, l’inflazione e il Bonus 110 ha complicato tutto. Noi sindaci proprio perché facciamo continuamente gare di appalto abbiamo lanciato l’allarme per primi sei mesi fa. Se non c’è una correzione ci sarà unica via: aumentare il debito pubblico. È evidente – ha ribadito Ricci – che avere gli incentivi è un bene ma ora il bonus 110% sta drogando il settore, sposta tutte le imprese sull’edilizia privata e lavori pubblici sono fermi o in affanno. Per questo abbiamo proposto di prendere una parte del Pnrr, quella a prestito, per finanziare le opere, così ne faremo di meno ma almeno le vedremo finite.  C’è poi il problema della manodopera. Dobbiamo fare un ragionamento serio sui flussi migratori e sulla formazione. Per fare qualche numero, abbiamo fatto un forum a Roma per il Giubileo, e solo nella città di Roma la cassa edile in dieci anni ha dimezzato gli iscritti, da 44mila a 22mila».

Sull’ambiente, Ricci ha detto che «quella del cambiamento climatico è una battaglia urgente. Il cambiamento climatico, lo abbiamo visto con la tragedia della Marmolada, è più veloce di quello che pensavamo. La transizione ecologica è necessaria, i Comuni devono accompagnare questo processo. Sul tema, c’è stata una grande intuizione della Rete dei Comuni Sostenibili: perché dà concretezza alla transizione ecologica, e la Rete diventa un elemento di verifica amministrativa scientifica per i cittadini. Ogni anno i Comuni che hanno aderito si fanno misurare su 101 indicatori scientifici ed è possibile misurare le politiche territoriali, inoltre viene facilitata in questo senso la pianificazione amministrativa di un ente».

Sul tema dei diritti e dello Ius Scholae, l’invito a tutti di andare avanti: «continuiamo a lottare perché si approvi la legge che dà cittadinanza ai nostri ragazzi e a chi si impegna con lo studio e dà speranza al nostro Paese – ha detto Ricci – . È una battaglia di civiltà e giustizia. Così come anche sulla parità di genere, sull’aborto, sui diritti civili, continuiamo la battaglia per avere un Paese più inclusivo, più civile e moderno».

Sull’Ucraina, il Presidente di Ali ha ribadito che chi crede ai valori della resistenza non può non stare con chi è oppresso e ha subìto un invasione. «Speriamo si arrivi presto a un negoziato vero per arrivare alla pace. Il 30 luglio, a Pesaro, firmeremo un importante accordo tra Ali e il Ministero degli Esteri per l’adozione dei comuni ucraini».

Prima di concludere il suo intervento un importante passaggio sulla riforma del Tuel. «La riforma del Tuel è una questione di fondamentale importanza per i sindaci, i Comuni e gli enti locali. Eppure – incalza Ricci – non si sa che fine abbia fatto. Dopo un lungo e difficile lavoro di confronto per arrivare a un testo condiviso tra le diverse parti politiche, si è arrivati a una bozza di riforma. Ciononostante il testo non è mai stato portato in Consiglio dei Ministri, se ne sono perse le tracce. Bisogna portare il testo di riforma del Tuel velocemente in Consiglio dei Ministri, pur sapendo che la bozza che è circolata non affronta due importanti nodi politici: l’incandidabilità e i terzi mandati per tutti. Ma intanto si mandi avanti la riforma, e parallelamente l’Anci faccia un’iniziativa bipartisan nei confronti di tutti i leader politici per togliere l’incandidabilità e mettere il terzo mandato per tutti, perché nessuna forza politica deve aver paura dei sindaci, e i sindaci non possono avere norme discriminatorie».

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