Supporto e Formazione per una PA più veloce e innovativa: il protocollo d’intesa siglato oggi a Roma da ALI e CUEIM

Formazione all’interno degli enti locali per una Pubblica Amministrazione più moderna e veloce; produzione di conoscenza, ricerca, servizi, divulgazione scientifica e alta formazione; supporto e collaborazione alle amministrazioni pubbliche per il governo dei processi di crescita locale, servizi alle imprese a sostegno delle strategie competitive, progetti formativi nel campo del management di imprese e nel settore dello sviluppo economico sociale di tutela ambientale territoriale. Sono alcuni degli obiettivi che si prefiggono Ali, Autonomie Locali Italiane, e CUEIM, Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale, con il Protocollo d’intesa siglato oggi a Roma.

Matteo Ricci, Presidente nazionale Ali, e Gaetano Zarlenga, Direttore di CUEIM, hanno firmato l’accordo con valenza triennale nella sede nazionale delle Autonomie Locali Italiane, presente anche Valerio Lucciarini De Vincenzi, Direttore generale Ali.

«Le incombenze in capo si comuni sono sempre crescenti e caratterizzate da un livello tecnico e di specializzazione crescente – ha dichiarato Matteo Ricci, Presidente nazionale di ALI – pensiamo a tutta l’attività di transizione ecologica e di digitalizzazione dei processi, ma anche la pressione crescente sugli uffici tecnici per l’attività di progettazione legata ai fondi europei e ai bandi PNRR. I Comuni hanno bisogno di potenziare i loro organici, ad esempio attraverso attività di formazione e aggiornamento delle competenze, e di poter avere supporto tecnico qualificato per l’accesso ai fondi e l’implementazione di progetti di sviluppo territoriale. Con il Protocollo d’intesa firmato oggi con CUEIM, ente riconosciuto dal MIUR e che si configura come network di 27università, avviamo una collaborazione tra la nostra associazione e un consorzio universitario di primo livello. Speriamo di crescere insieme e di creare valore aggiunto per i comuni – conclude Ricci –, sempre nell’ottica di alleggerirli da incombenze e di accompagnarli nello sviluppo di pratiche e modelli di sviluppo innovativi, valorizzando differenti forme di governo e di approccio ai problemi vecchi e nuovi, per il raggiungimento di obiettivi di riequilibrio economico e sociale e di sviluppo sostenibile».

Visualizza il video completo

Precedente

Città fotovoltaiche italiane: la top ten nelreport di Italia Solare. Nei primi sei mesi del 2022 installati 1.000 nuovi MW di fotovoltaico

Successivo

PNRR. Chiarimenti in merito a utilizzi e ai criteri di gestione e rendicontazione dei contributi