Alluvione in Romagna. Una call nazionale a sostegno dei Comuni colpiti per assegnare professionalità necessarie alla ripresa

Emergenza alluvioni in Emilia-Romagna. Esondazione del fiume Montone ed allagamento del quartiere Romiti

Una call nazionale per sostenere i Comuni alluvionati della regione, reperendo su tutto il territorio nazionale professionalità da assegnare alle Amministrazioni in difficoltà. È la misura che il Presidente Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia e Fabio Fecci, Vice Presidente, Delegato Politico alla Protezione Civile, Sicurezza e Polizia Municipale, Sindaco di Noceto, hanno concordato con Antonio Decaro, Presidente nazionale Anci, e col segretario generale Veronica Nicotra.

Un’azione che, entro i confini del territorio regionale, e fra enti locali emiliano-romagnoli, è già attiva. Ma, con l’aggravarsi della situazione, si è reso necessario un ulteriore salto di qualità.

“Molti sindaci sono in questo momento impegnati in uno sforzo eccezionale di assistenza alla popolazione e per ripristinare le infrastrutture del territorio. Le strutture tecniche e amministrative di questi Comuni sono sottoposte a una pressione paragonabile soltanto a quella che si è avuta durante il sisma del 20-29 maggio 2012 – scrivono Vecchi e Fecci – Questo sforzo non si esaurirà certamente in queste fasi di grande emergenza, ma continuerà per mesi e, per alcune funzioni, anche per anni. Anci Emilia-Romagna si è impegnata fin dalle prime fasi dell’emergenza per dare il proprio fattivo contributo e a questo scopo è presente nel Cor della Protezione civile della Regione”.

“Allo stesso tempo – proseguono Vecchi e Fecci nella lettera indirizzata a Decaro, controfirmata anche dalla direttrice Denise Ricciardi – Anci Emilia-Romagna ha attivato da subito la raccolta delle necessità dei Comuni colpiti da questo evento calamitoso relativamente al bisogno di personale a supporto dell’azione tecnico-amministrativa, con l’obiettivo di facilitare una possibile mobilità di personale dai Comuni e dalle Unioni dell’Emilia-Romagna non coinvolti dagli eventi disastrosi delle ultime settimane ai Comuni in difficoltà”.

“Con gli eventi degli ultimi due giorni che da una parte hanno di molto aumentato il numero dei distretti interessati, e dall’altra hanno ulteriormente aggravato la situazione nei Comuni già alluvionati dall’esondazione dei corsi d’acqua avvenute nei primi giorni di maggio – concludono i vertici locali di Anci Emilia-Romagna – Si rende necessario aumentare le azioni di sostegno, interessando i Comuni d’Italia e non solo quelli dell’Emilia-Romagna. A questo scopo, anche su sollecitazione della Protezione Civile della Regione, chiediamo l’attivazione di Anci nazionale, così come consentito dalla legislazione vigente”.

Una misura simile era stata messa in campo proprio nel 2012, in occasione dei devastanti sismi che avevano causato ingenti danni e provocato purtroppo diverse decine di morti.

da anci-emiliaromagna.it

 

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