Rigenerazione urbana e Goal 11. Position paper dell’ASviS: “Arrestare il consumo di suolo”

La recente istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie della Camera dei deputati fornisce l’opportunità di tirare le somme su quanto fatto finora. Delle otto principali proposte avanzate dalla precedente Commissione, istituita nella legislatura 2013-2018, nessuna è stata completamente realizzata. Per rendere l’attuale legislatura all’insegna dello sviluppo dei territori bisogna garantire il principio di coerenza tra politiche istituendo, per esempio, una Cabina di regia interministeriale per il coordinamento dei diversi programmi di rigenerazione urbana e mettendo al centro dell’azione politica la condizione abitativa.

È quanto emerge dal Position paper “Governo del territorio, rigenerazione urbana e politiche abitative per lo sviluppo sostenibile”, redatto dal Gruppo di lavoro dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) sul Goal 11 “Città e comunità sostenibili” e presentato alla Camera dei deputati, che pubblichiamo.

Alla presentazione hanno preso parte i parlamentari Alessandro Battilocchio (Forza Italia), presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie, e Andrea De Maria (Partito Democratico), segretario della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie, il direttore scientifico dell’ASviS Enrico Giovannini e i curatori del Position paper Laura Mariani (Cgil nazionale) e Simone Ombuen (Urban@it e Università di Roma Tre).

Il governo del territorio rappresenta l’insieme dei principali poteri effettivi su cui gli enti territoriali possono far conto per orientare e programmare lo sviluppo – si legge nel documento presentato dall’Alleanza -. Per questo nei Rapporti ASviS sui Territori del 2021 e 2022 il varo di una legislazione statale che fissi i principi fondamentali del governo del territorio è stato assunto come punto del Decalogo delle proposte dell’Alleanza. Occorre però rilevare che, a un quarto di secolo dal Dlgs n. 112 del 1998, l’ultima legislatura (la diciottesima) si è conclusa per l’ennesima volta senza che alcun provvedimento in merito sia stato approvato, nonostante sul piano dei principi la ‘tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi’ sia entrata in Costituzione con i rinnovati articoli 9 e 41”.

Secondo l’ASviS la mancanza di un quadro organico sul governo del territorio rischia di accentuare i divari territoriali già presenti nel nostro Paese. Una delle proposte avanzate nel documento riguarda l’approvazione urgente di un insieme di norme, tratte dal testo unificato del ddl Misure per la rigenerazione urbana della precedente legislatura, relative alla pianificazione degli ambiti di rigenerazione urbana nei quali gli interventi di ristrutturazione urbanistica, di recupero e di sostituzione edilizia sono favoriti in quanto perseguono l’interesse pubblico, e alla definizione di connesse agevolazioni fiscali, urbanistiche, di semplificazione amministrativa e finanziaria, anche attraverso l’istituzione di uno specifico fondo nazionale. Inoltre, occorre definire parametri e indicatori da monitorare nel corso del tempo per valutare i progressi compiuti a seguito degli interventi di rigenerazione.

Per quanto riguarda il consumo di suolo, problema che nel tempo ha assunto nel Paese un rilievo di tipo emergenziale, bisogna approvare il prima possibile una legge che ne arresti gli impatti sui nostri ecosistemi resi ancor più vulnerabili a causa della crisi climatica. Su questa scia, è necessario potenziare le infrastrutture verdi in ambito urbano, una delle migliori soluzioni da mettere in campo per il contrasto al fenomeno delle isole di calore.

In relazione alle politiche abitative l’ASviS ricorda che la perdurata assenza di una politica per la casa nell’agenda nazionale ha comportato nel tempo una mancanza di programmazione, sia in merito agli investimenti e sia ai fabbisogni della popolazione. Sul tema, anche il Pnrr interviene in maniera approssimativa e senza partire da un reale quadro delle emergenze. Tra queste pesa una precarietà abitativa dimenticata anche nelle misure presenti nell’ultima Legge di Bilancio: mancano per esempio un sostegno nel pagamento dei canoni e la creazione di un fondo per la morosità incolpevole. Per questo motivo l’ASviS raccomanda l’adozione di misure fiscali in grado di calmierare il mercato privato degli affitti; di commisurare in canoni di affitto ai redditi delle famiglie; di programmare un flusso di finanziamenti certo e pluriennale per il settore casa che sia svincolato da piani o programmi di carattere straordinario, in particolare per la riqualificazione e l’incremento del patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica.

da asvis.it

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