PNRR, da Rimini Decaro lancia l’allarme: «Progetti a rischio senza i 13 miliardi. Servono fondi sostitutivi»

Dal Meeting di Rimini il presidente Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha lanciato un ulteriore messaggio al Governo: «Se nell’interlocuzione con la commissione europea il governo Meloni confermerà lo spostamento di tre programmi comunali» legati al Pnrr da «13 miliardi di euro» verso il Repower, allora «la nostra richiesta è che le risorse sostitutive arrivino lo stesso giorno in contemporanea con lo spostamento delle risorse. Altrimenti rischiamo di ritrovarci con gare aggiudicate o lavori avviati, come avvenuto con gli asili nido, e non poter rispettare gli impegni giuridicamente vincolanti con le aziende».

Decaro ha spiegato i problemi legati allo spostamento, che rischia di mettere nei guai molti Comuni. «Ci siamo ritrovati – ha spiegato Decaro – con uno spostamento di 13 miliardi di euro, tre programmi a gestione comunale che fanno riferimento al ministero dell’Interno, sul Repower. E non abbiamo ancora la certezza delle nuove risorse». «Ma soprattutto – ha concluso – vorremo capire perché sono state spostate queste risorse visto che la stragrande maggioranza delle opere sono in linea con il Pnrr visto che abbiamo superato lo scoglio della valutazione da parte dei ministeri».

«Oggi abbiamo una grande occasione: 3,6 miliardi per il trasporto rapido di massa, parliamo di 231 chilometri tra Brt, metropolitane, tramvie, filovie» ha continuato parlando alla tavola rotonda «Infrastrutture e Pnrr: quale sviluppo per l’Italia».

Quanto ai Comuni – ha detto – hanno dimostrato di essere «affidabili» visto che «ad oggi siamo il comparto dello Stato più avanti, rispetto ad alcuni ministeri che invece non hanno ancora iniziato le progettazioni» con i fondi Pnrr.  Decaro ha poi evidenziato che «oltre 55mila gare» fatte dai Comuni sono già partite, «il 52% di tutte le risorse del Pnrr».

Con il Pnrr saranno realizzati «274mila posti di asili nido che rappresentano una grande occasione per superare il gap di genere: si parla in questi giorni di denatalità, credo sia un’occasione per permettere a tante giovani coppie di scegliere di avere dei figli. Non tutte le giovani coppie hanno la possibilità di avere una famiglia di origine che faccia da ammortizzatore sociale e molti decidono di non avere figli».

«Il Pnrr serve a recuperare dei gap – ha concluso – in particolare i gap dal punto di vista territoriale. Noi stiamo facendo la nostra parte anche se abbiamo perso il personale negli anni, negli ultimi 15 anni abbiamo perso un terzo del personale».
«Tutti dicevano che i Comuni non ce l’avrebbero fatta, che i Comuni non sarebbero riusciti a fare i progetti. Bene, avevamo a disposizione 40 miliardi, abbiamo fatto progetti per 80 miliardi di euro, il doppio di quello che ci veniva richiesto».

Poi, a nome dei sindaci, chiede ulteriori semplificazioni. «Chiediamo di ottenere ulteriori semplificazioni, un esempio su tutti: le opere del Pnrr ci hanno permesso di ottenere questi risultati perché sono state fatte delle semplificazioni ma valgono solo per le risorse legate al Pnrr. Se devo realizzare una pista ciclabile con il Pnrr uso una procedura semplificata, se devo realizzarla con i fondi Fsc uso la vecchia procedura, molto più lunga. Semplifichiamo la vita ai Comuni, semplifichiamo la vita ai sindaci».

Report PNRR e ruolo ANCI 4 luglio 2023

REPORT ANCI PNRR Progetti 4 luglio_2023

 

Precedente

Ordinamento degli enti locali. Disegno di legge delega al Governo per la revisione delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali: avvio dell’esame

Successivo

Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica-Misura C.S.E 2022. Il Ministero fissa al 31 agosto il termine per esecuzione dei progetti