Parità di genere. Ancora poche le donne alla guida delle principali città italiane. Un’analisi di Openpolis

In Italia solo 9 donne ricoprono la carica di sindaco di un comune capoluogo. Nelle giunte e nei consigli la quota femminile è più elevata solo per gli incarichi per cui sono previste norme sull’equilibrio di genere. Regole che però possono talvolta essere aggirate. Le donne che ricoprono il ruolo di sindaco in un comune capoluogo sono l’8,4%. Le donne che ricoprono il ruolo di assessore sono il 44,2%, di vicesindaco il 34,9%. In 31 giunte comunali la quota di donne è maggiore del 40% ma solo in 4 casi viene superato il 50%. In 19 comuni le donne in giunta sono meno del 40%.

Le recenti elezioni amministrative hanno visto una crescita di donne elette come prime cittadine delle principali città italiane (da 7 a 9). Parliamo comunque di numeri bassissimi, considerando gli oltre cento capoluoghi di provincia nel paese. A questo si aggiunge che, con la fine del mandato della sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, oggi nessuna donna guida un capoluogo di regione. Un’analisi approfondita di Openpolis-Mappe del potere.

 

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